«A scuola fino al 30 giugno»

Alberta Alessi, mamma e logopedista di Pavullo in provincia di Modena, ha lanciato una nuova petizione che sembra stia ottenendo grande successo tra i genitori e le loro associazioni.

La proposta, che ha già raggiunto più di 5000 firme e quindi numerosi consensi, vorrebbe l’estensione della durata della scuola Primaria almeno fino al 30 giugno.
L’iniziativa si fonda su motivazioni di carattere didattico e organizzativo-familiare, soprattutto per quelle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori.

Tra le associazioni che si sono mostrate favorevoli alla proposta dell'Alessi il MOIGE (Movimento genitori), secondo cui il periodo di vacanza concesso ai nostri bambini è troppo lungo e, conseguentemente, vanifica l'apprendimento realizzato durante tutto il corso dell'anno.

L’idea non sarebbe quella di ridurre il numero di giorni di vacanza, ma di darne una diversa distribuzione, come accade in diversi Paesi europei, in modo da venire incontro alle esigenze delle famiglie e non far stare lontani i bambini dalla scuola e dagli insegnanti per un periodo di tempo considerato ormai troppo lungo.

Secondo la detta proposta, la scuola Primaria dovrebbe terminare il 30 giugno, prevedendo dal 2 al 30 del mese attività di approfondimento e/o artistiche/musicali/sportive, distribuendo i giorni di vacanza mancanti in altri periodi dell'anno e secondo le differenze climatiche del nostro Paese.

Nello specifico, si suggerisce che venga adottato anche in Italia il calendario scolastico francese, naturalmente con i dovuti correttivi.
Si tratta di una proposta che sta facendo tanto discutere incontrando, come era prevedibile, il parere positivo dei genitori e quello negativo di insegnanti e sindacati.

Per informazioni più approfondite sulla petizione e per leggere la risposta del Ministro dell’Istruzione Giannini a Radio 24 vedi qui.