Violenza sulle donne: anche gli uomini siano coinvolti

Nel 1999 il giorno del 25 novembre è stato scelto come data indicativa per quanto riguarda l'eliminazione della violenza contro le donne. Da questo si può percepire che è una data molto importante, sia per i trascorsi storici che questa si porta dietro, che per manifestare contro avvenimenti che riscontriamo nella vita di tutti i giorni: eppure questo evento viene spesso etichettato come "nulla di fondamentale", "inutile per limitare la violenza sulle donne" o "troppo incentrato sulle donne".

Proprio per questo motivo, noi di IISpire (componente studentesca all’interno del Consiglio di Istituto dell’I.I.S. Perlasca) abbiamo pensato di adottare l’idea della "Casa delle donne per non subire violenza", un'organizzazione fondata da uomini in Canada, nel 1991, finalizzata a indicare l'impegno che gli uomini prendono per dire no alla violenza sulle donne, attraverso la campagna del fiocco bianco.

Attraverso questo semplice fiocco un uomo mostra la sua completa disapprovazione verso la violenza sulle donne e "promette" che non la compirà mai.
Abbiamo quindi deciso di preparare 500 spille fornite gratuitamente da noi che gli uomini hanno indossato e che poi regalato alla donna per la quale portano più rispetto, per ricordare questi avvenimenti ingiusti che sono purtroppo all'ordine del giorno.

Quando questa iniziativa fu proposta, con solo sei settimane di preparazione, più di centomila uomini in tutto il Canada hanno portato il nastro bianco, per testimoniare che non volevano più essere complici del silenzio.
Nonostante non possiamo fermare violenze che avvengono anche sotto la luce del giorno in tutto il mondo, mostrare la nostra contrarietà anche con piccoli gesti come questo è importante.

Manifestiamo per i casi di violenza sessuale che ricordano, ad esempio, quello di Palermo, avvenuto lo scorso anno. La cronaca narra di una diciannovenne di Palermo che è stata violentata da sette ragazzi.
Secondo la sua testimonianza, lei voleva solo stare con il ragazzo di cui era innamorata, lo stesso che ha ripreso gli abusi (durante i quali è stata picchiata) con il telefono e li ha condivisi con i suoi amici.
Oltre ad aver ricevuto diverse minacce dai parenti degli indagati, la ragazza si è anche sentita fare insistenti domande fatte dai legali sulle sue abitudini sessuali, definita, poi, anche "poco credibile".
Questo è solo uno dei tanti casi che spesso non vengono nemmeno documentati o semplicemente non vengono denunciati e, quindi, tutto rimane nell'ombra.

Basti pensare che secondo le statistiche ad oggi il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Quindi, addirittura quasi un terzo, più di 6 milioni e mezzo di donne, solo in Italia.

E tu riusciresti a rimanere indifferente se la vittima fosse una donna a cui tieni? Un'amica, o addirittura una parente?

Numero anti violenza e stalking: 1522

IISpire - Vobarno

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