Ricicloni di Valle Sabbia

Sono stati pubblicati recentemente i dati dell’Osservatorio provinciale rifiuti relativi al 2015, che riportano paese per paese le informazioni relative alla raccolta dei rifiuti.

Considerando solo i Comuni della Valle Sabbia, emerge che quelli che hanno adottato dei metodi di raccolta che obbligano cittadini e aziende a differenziare, nello specifico con i cassonetti a calotti, il porta a porta o il sistema misto, risultano i più “Ricicloni”, superando la soglia del 65% di differenziata richiesta dalla legge, e risultando sopra la media provinciale, che si attesta al 57,53%.

Gli altri rimangono al palo, differenziando molto meno, ottenendo percentuali che si discostano di poco dai dati dell’anno precedente.

Una situazione che dovrebbe mutare nel giro di un paio d’anni, visto che nel 2018 dovrebbe entrare in funzione per tutti i paesi della Valle Sabbia o il sistema di raccolta porta a porta e quello misto con i cassonetti dell’indifferenziata e dell’umido con calotta.

“Con l’approvazione del nuovo Piano Regionale di Gestione Rifiuti – scrive il presidente della Provincia Gianluigi Mottinelli -sono stati abrogati i Piani provinciali, togliendo di fatto all’Amministrazione provinciale qualsiasi funzione pianificatoria e di indirizzo in materia di gestione dei rifiuti.

Di fatto vengono cancellati gli obiettivi locali del Piano provinciale, tra i quali, ad esempio, quello relativo alla riduzione dei quantitativi di rifiuti da conferire al termoutilizzatore di Brescia, che viene invece riconfermato come impianto industriale, finalizzato alla massimizzazione dell’efficienza impiantistica.

La percentuale di raccolta differenziata complessiva media provinciale (incluso il recupero della frazione ingombrante dei rifiuti), ottenuta nel corso del 2015, è giunta al 57,53% (3 punti percentuali in più rispetto al 2014), grazie anche all’attivazione in molti Comuni della raccolta domiciliare della frazione umida domestica, secondo le modalità previste, fino allo scorso anno, dall’accordo provinciale per l’incentivazione di una filiera economicamente sostenibile per la produzione di compost di qualità.

Anche nel 2015 la frazione maggiormente raccolta è stata quella verde, con circa 106mila tonnellate di materiale. A seguire: carta, organico, multi materiale, legno, vetro e plastica. L’organico quindi, con quasi 61mila tonnellate raccolte (7 in più rispetto al 2014), si colloca stabilmente al terzo posto in peso tra le frazioni più raccolte”.

Nella tabella allegata riportiamo l’elenco della percentuale di differenziata, dal comune più “riciclone” a quello che differenzia di meno.