Il tempo e l'eterno
di Dru
Il tempo è il mutar delle cose. Se le cose non mutano significa che sono senza tempo. Le cose senza tempo sono eterne. L'eterno è senza tempo.
Ma questo ragionamento sopra ha come presupposto il mutare
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Il discorso intorno all'eterno del destino (dello stare vero dell'ente) non presuppone il mutare, quindi è errato predicarne l'assenza di tempo come presupposto del tempo.
Con l'eterno del destino il tempo non c'entra nulla, nemmeno come negato, in quanto nell'apparire dell'eterno, il tempo, che è anch'egli uno degli eterni errare, appare ma appare come negato, non come affermato, cioè appare risolto nella sua contraddizione.
Che sia risolto nella sua contraddizione (il tempo nel destino), significa che il tempo è una contraddizione, dove il mutare delle cose non esiste se non come negato.
La contraddizione del tempo è quella di porre due cose una cosa.
Se il tempo di una cosa esistesse, quella cosa sarebbe due (cose), perché sarebbe quella e l'altra, quella mutata. Ma quella e l'altra di quella o dell'altra è contraddizione.
Quella e l'altra esiste nel destino, ma esiste come due cose , non come una.
Il tempo invece, il tempo che ognuno dei contraddicenti sono convinti del tempo delle cose, fa dello stesso due cose e di due cose lo stesso.
Allora "l'uomo che è giovane" diventa "l'uomo che è vecchio".
Nell'apparire di una contraddizione la contraddizione è sempre risolta.
Questo non significa che la contraddizione lo sia, la contraddizione in sé non è mai risolta, infatti il suo contenuto è inesistente, mentre lo è solo per sé, infatti nell'apparire appare come contraddizione, questa la sua soluzione possibile.
Il rosso è il nero.
Il tempo è il mutare delle cose.
Due affermazioni
Mentre per il pensiero occidentale la prima "il rosso è il nero" appare come contraddizione, allora la risolve.. Il tempo no, perché il tempo, per il pensiero occidentale non è contraddizione.
Allora, il rosso "non" (ecco la negazione che appare nell'apparire del pensiero Occidentale o Mortale) è il nero.
Ma il mutare delle cose è impossibile, e l'ho scritto perché. Perché vuole, il mutare, che una cosa sia due.
Il tempo è impossibile.
Che il tempo sia impossibile è una delle specificazioni dell'eterno del destino, dove la sua verità, la verità dell'eterno, è l'impossibilità della sua negazione.
La negazione dell'eterno è impossibile perché per essere deve per forza, nel destino (dello stare vero dell'ente), essere ciò che nega (anche come tempo) dell'essere.
dru
Commenti:
ID63837 - 23/01/2016 14:14:54 - (Dru) - il tempo è impossibile perché, alle sue fondamenta è impensabile...
quella cosa per essere, ad esempio per essere nel tempo, deve essere e non essere, essere nel tempo significa questo... ma una cosa che non è, è impensabile appunto, impossibile.Si, la scriviamo , come scriviamo che il rosso è il nero, ma scrivere non significa pensare...
ID63838 - 23/01/2016 14:18:50 - (Dru) - pensare
è un'attività ben più ardua...
ID63839 - 23/01/2016 14:32:07 - (Dru) - pensare
è un'attività ben più ardua quando si pensa non quando si crede di pensare e non si pensa che nulla...
ID63840 - 23/01/2016 14:35:08 - (Dru) - pensare l'essere
non è cosa facile, distratti come siamo dal non essere...
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ID63836 - 23/01/2016 14:12:18 - (Dru) - L'ultima frase può sembrare enigmatica ai più che non vanno ascoltando questo discorso del Destino
ora: la negazione dell'essente, per essere, deve essere un essente, che nega l'essente, si che, sempre per essere, nega sé stessa. Concentratevi su quel tra virgole "per essere". tutto qui. Ciò che per il senso comune è l'oscuro, per altro si mostra in tutta la sua evidenza.