Dal Buongiorno di Massimo Gramellini sulla Stampa, brevi riflessioni su due storie senza soluzione come ce ne sono tante, troppe, in questa società malata di prevaricazioni
.....solo questo, mio Dio.......... che paura!Ma PERCHE' gli uomini sono (anche) cosi' ?????Noi donne siamo spesso sbagliate su tante cose, ma questa violenza ci e' davvero estranea.PERCHE' gli uomini sono COSI' ?!?!
farsi delle domande è un buon inizio....perchè le donne sono cosi?
non scrivere sul lavoro..non è il caso di farsi licenziare.ciao.
La domanda e', perch gli uomini sono cosi? chiaramente la causa va ricercata nei tempi, il ruolo dominante del maschio, il ruolo primario in una coppia o famiglia, porta spesso alla prevaricazione, e troppo spesso in maniera inconscia, la propria compagna spesso diventa una valvola di sfogo, una forma di riscatto dagli stress, dalle proprie paure e insuccessi o semplici debolezze, quante volte da giovane scaricavi le tue debolezze su tua madre, ma il problema resta capire quando stai passando il limite, ma questo limite lo riconosce una persona sana, io non sono un buonista, ma considero il problema come una malattia, ma come curarla? l'esserne succubi e non reagire a queste violenze e' una forma di accettazione, una debolezza figlia dell'altra, anche in questi casi vediamo le debolezze dell'umanit, i nostri limiti, forse non ci e' stato dato l'essere migliori, riconosciamo almeno questo.
Le ragioni della violenza sulle donne da parte degli uomini sono molteplici. Sicuramente chi si lascia andare a manifestazioni violente ha problemi seri: incapacità di controllo delle emozioni, soprattutto della rabbia. Questa incapacità può avere cause patologiche in alcuni casi, in altri invece essere un'abitudine a sfogare le proprie frustrazioni con l'aggressione del più debole: i bambini, le donne, gli anziani della famiglia. Così vediamo e ascoltiamo di bambini maltrattati e abusati, donne picchiate o uccise, pensionati uccisi in casa. Se i soggetti che compiono questi atti non sono psicotici né fanno uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, il loro problema sta nella mancanza di empatia o nella incapacità di gestione dei sentimenti di aggressività. Questa carenza può essere riconosciuta dal soggetto carente e quindi rimediata, ma spesso non è riconosciuta anzi è considerata da lui e dagli altri un
lato ineliminabile del carattere. Le donne che subiscono violenze, e che amano coloro che le trattano in quel modo, sono avvinte in un dilemma distruttivo. Bisogna essere equilibrati e forti per uscirne cioè per riconoscere che chi ama davvero non userebbe mai violenza né fisica né psicologica sulla propria amata. Queste donne hanno paura di perdere il sogno d'amore che hanno coltivato e che la violenza subita evidenzia essere stato solo un sogno. Essere in grado di rinunciare al sogno è simbolo di forza, cosa che spesso queste donne non hanno. Anzi la loro debolezza le spinge ad essere attratte proprio da persone aggressive, che poi si rivelano anche violente. La vittima è attratta dal proprio carnefice, anch'essa dunque ha problemi di relazione. E' molto difficile intervenire dall'esterno in queste situazioni dualistiche così negtive, l'unica cosa che si può fare è fermare in modo deciso la spirale distruttiva che si ingenera,
bloccare i violenti pubblicamente, subito.
Il problema resta come intervenire, essendo entrambi incapaci di capire la complice pericolosit di gesti estremi, e.. purtroppo spesso se segnalate queste situazioni, tutto si riduce a un ammonimento o al divieto di avvicinarsi alla compagna, ma questo dovrebbe essere accompagnato da un percorso terapeutico obbligatorio alla stregua di una qualsiasi malattia.
a bob63 e leretico.. ragionassero tutti cosi,il problema non sussisterebbe! ragionassero..e si curassero..magari! cos'è che bisogna curare? ma l'odio! non c'è nessuna differenza fra un uomo che dice alla moglie:stai zitta sennò ti meno! quando lei gli mostra dove sbaglia e l'uomo che scrive qui allo straniero: stai zitto e sopporta il nostro razzismo ,sennò vattene! se è possibile che l'odio renda folli, è anche certo che ,l'odio, è un "sintomo"di follia..
sugli uomini.
Se prescindiamo dal concetto di violenza e ci concentriamo solo sul lato marginale, quello più evidente, della morte di un individuo causata dalla violenza di un altro individuo, senza indagarne il senso più profondo, continueremo a gestire il problema della violenza in un contesto di "fede" e di "fazione", fede e fazione che deriva proprio dal senso originario che l'occidente dà alle "cose". Se la violenza è quell'ultimo atto volitivo che "decide" della vita e della morte di una persona, lo stato non ha alcun mezzo per prevenirne i continui effetti e a noi resta la cronaca e questi luoghi di preghiera (il Blog), ma se ne indaghiamo invece le segrete fondamenta, le cause, forse all'umanità tutta rimane solo di capire e non quello di gestire caso per caso.
L'uomo e la donna fanno violenza perché credono che sulla cosa che vogliono possono agire per trasformarla, farla diventare qualche cosa d'altro da sé: da questo centro concettuale derivano poi i concetti quali, Violenza, Angoscia, Previsione, Decisione, Volontà di Potenza, Tecnica ( il coltello da cucina per uccidere) Rischio. Per quella definizione sopra di Violenza noi occidentali, ma oramai tutto il pianeta, crediamo che le cose possano diventare qualche cosa d'altro da sé, dal loro essere quella cosa lì, crediamo all'impossibile, ma questo credere è talmente radicato e talmente formato che lo abbiamo creduto possibile e lo crediamo tutt'oggi ancora più probabile...,
ora, qui non voglio fare un trattato di filosofia, ma resti che, se noi guardiamo solamente all'ultimo atto, e cioè la "violenta" morte, beh , che dirvi che possa davvero scioccarvi (thauma), quell'atto non è un atto violento, perché si inscrive nel senso del mortale e di come abbiamo formato quel senso. Chi uccide in quel senso non viola quel senso, ma accompagna al suo ultimo atto il suo senso proprio. Se la violenza esiste, allora la violenza non può essere la volontà che vuole il possibile, ma deve essere la volontà che vuole l'impossibile. La violenza vuole oltrepassare l'impossibile, ossia la necessità. Se uccido una persona io non compio una violenza, perché la persona è mortale, quindi non farei altro che assecondare la sua natura di mortale.
... dopo è sempre troppo tardi.
rispettabilissima..ma poco utile in senso pratico..il "prima" in questo caso deve essere molto pratico..una bella terapia psicologica, una cultura sana, che educhi ,alla sanità emotiva partendo da piccoli..due casi di minorenni in due giorni ,non sono eccezzioni isolate ma , la spia di una società di adulti dis-accudenti( bisogna dire a questo punto)sempre più malata .saluti.
"il prima deve essere molto pratico" si inscrive nel concetto espresso sopra da me su cosa è la violenza nel concetto nichilista della cosa... le cose devono essere per Sonia, dimenticando, per effetto di quello che sonia è, e cioè una mortale, che le cose sono indipendentemente da quel "devono" e è proprio quel "devono" che suscita la guerra in noi, sia che il "devono" è un "devono" dell'amore, l'educazione amorosa di un padre nei confronti dei propri figli, sia che quel "devono" è l'azione belligerante di una nazione contro un'altra nazione.
...alla luce di quanto vi dico, viene di conseguenza.
a dimostrare che le guerre sono giuste e inevitabili..può fare tutti i post che vuole.. non con questi paragoni.non con la filosofia.la guerra come educazione amorosa di un padre?? ma ci faccia il piacere.la guerra a motivazioni puramente economiche e di potere. che poi ,siano bravi ad usare l'agressività latente negli uomini per i loro fini,è un'altro discorso. è per questo che bisogna educare all'amore e alla libertà. un tiranno mi potrà obbligare per difendermi ad imbracciare un fucile? possibile. non mi farà diventare una guerrafondaia convinta comunque ,ma solo mio malgrado.
Se volessi, sicuramente il "ri-uscire" ri-entrerebbe nella casistica di questo con-cetto, il con-cetto del "vol-er-e", ma dato che le ho appena detto che il vol-er-e è fede o cred-er-e nel divent-ar-e altro da sé, ed essendo io cosciente che questo è il motivo della follia, come il mio vol-er-e o riusc-ir-e ? contraddittorio sarebbe il mio ag-ir-e nel solco di quanto dice sopra.
posso resistere a tutto ..tranne che ha dru......mannnaggiammè..quando arriva la primavera che esco ..vedo gente... spengo il pc?..
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(117)Senza strumenti per comprendere, il Bilderberg, le sirene, i microchip sotto la pelle, le strisce in cielo, gli ufo, le torri gemelle, l'omicidio dei Kennedy, i romanzi di Dan Brown..., diventano i libri di testo della politica nostrana
(46)Le gazzarre in Senato, che si ripetono da più legislature, contro i Nobel e le Eccellenze nazionali, sono la cartina di tornasole del nostro livello di analfabetismo culturale e scientifico
(56)E' un filo diretto fra generazioni quello che sta coinvolgendo i ragazzi delle Mdie di Casto e gli ospiti della Passerini di Nozza
Nel mezzo del cammin di nostra vita... mi ritrovai ad una cena dei coscritti. Potrebbe cominciare così la lettera di Bruna, che invece riporta un'altra lettera, quella di Massimo. Noi pubblichiamo
(15)"È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli" (Matteo 19:24). Così parlava Gesù riferendosi ad una porta che si apriva in antichità nelle mura di Gerusalemme e si chiamava proprio "la cruna dell'ago".
(41)Interessante incontro questa sera all'oratorio di Nozza, dove insegnanti, imprenditori e banca, si confronteranno su un tema caro ai giovani e alle loro famiglie
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ID32485 - 29/05/2013 12:07:24 - (sonia.c) - mare,parco giochi..
.. è incredibile come in pochi secondi puoi capire una vita che ti passa accanto,quando poi non capisci chi ti vive accanto una vita. parco giochi,pista automobiline.un signore nel frastuono grida e si agita come un pazzo! grida al figlio con gli occhi sbarrati dal terrore,come se quella fosse una gara di formula uno..una violenza che si capisce benissimo non è occasionale.la moglie la riconosco anche se mi è sconosciuta:ha uno sguardo di pietra. guarda a terra e non si muove. la guardo e mi sento male.la guardo con le lacrime agli occhi ,la fisso e lei se ne accorge..diventa ancora più immobile..vado via devo vomitare..