Berlusconi per Pietro, l'amico operaio di Robvi

... di un Berlusconi veramente astratto, talmente astratto che viene definito da lui il capo della Destra e della Sinistra degli ultimi vent'anni, beh... gli dico subito che la fantasia di Claudio, in tal senso, è stata riduttiva rispetto alla sua di oggi.

Definire Berlusconi padrone indiscusso della scena politica degli ultimi vent'anni, come dicevo, per quanto concerne una sua definizione, si accosta molto all'immagine figurativa ma per niente concreta di un potere assoluto, che contrasta con l'immagine quasi patetica di un uomo solo e non al comando, del Bene e del Male insomma, di un Giano bifronte.

La politica perde significativamente il terreno che gli è proprio, quello della discussione interna, e si colloca, quasi ritmicamente, su un piano che ridefinisce i rapporti di forza, dove il pubblico è costantemente padrone della scena, anche quando quel pubblico non dice nulla, come capita in televisione, e il leader che capisce questo è il leader che vince quando sa comunicare quello che il pubblico vuole per credersi  vivo.

Questa inevitabile trasformazione della politica dipende in gran parte dai mezzi di comunicazione e dalle tecniche diverse che hanno dominato questo settore indispensabile al consenso, e questo non è un fenomeno solo italiano.

Se un tempo, nel tempo di Churchill, per non andare nelle remote pieghe del tempo passato, la politica si faceva con i trattati segreti e con riunioni  bilaterali confidenziali e protette da occhi indiscreti, in nome di un mondo migliore, oggi, con la matematica statistica, lo Streaming e il Tubo Catodico padroneggiano ogni tavola rotonda e la comunicazione si è spostata di quel tanto che si stima, diventando autoreferenziale.

I politici si trasformano in macchiette da avanspettacolo o presentatori di improbabili pubblicazioni editoriali di qualche Bruno Vespa pregno di iniziativa storico politica o di qualche D'Alema che si fa bello sulle ceneri dell'Internazionale.

Tutto è mercificazione e anche la politica serve a questo.

A Pietro dico che lo slogan di Oscar Farinetti, nei suoi corsi di sopravvivenza, lo slogan che cita Coraggio e Furbizia, non contempla l'Onestà come ingrediente per il successo, anzi... e questo ridefinisce il concetto di "onestà", come sopra il "pubblico" ridefinisce quello di "politica", che il nuovo film diretto da Veltroni sul compianto Berlinguer ne è il titolo di coda.

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ID42947 - (PETER72)

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