A Expo per gustare il mondo

Visto che l’esposizione universale si svolge a Milano, vale la pena cogliere questa occasione e farci una visita. Quando mai vi capiterà di vederne un’altra? Ecco allora qualche consiglio per sfruttare al meglio la vostra giornata all’Expo.

Innanzitutto, sappiate che un giorno solo non basta per visitare tutto. C’è comunque la possibilità di comprare un biglietto valido più giorni.

Ma cos’è l’Expo? È una esposizione dove i diversi paesi del mondo espongono ciò che loro producono sul tema. Il tema di Expo Milano 2015 è, come ormai tutti sappiamo: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il tema quindi principale è l’alimentazione.

Va detto che non tutti i padiglioni mettono in evidenza ciò che producono. Non aspettatevi di fare assaggi “a sbaffo”. Raramente vengono proposti delle degustazioni.

Ciò che colpisce è innanzitutto l’architettura dei padiglioni, alcuni con costruzioni che richiamano le abitazioni tradizionali del proprio paese, altre hanno lasciato libero sfogo alla fantasia degli architetti e il risultato è sorprendente.

I padiglioni sono collocati a destra e a sinistra di un lungo viale (fortunatamente coperto di teli che riparano dal sole e dalla pioggia), chiamato Decumano, secondo l’antica denominazione romana. A tre quarti del Decumano si staglia una strada perpendicolare, il Cardo, dedicato interamente all’Italia e alle regioni italiane.

Al termine di un lato del Cardo si trova l’Albero della vita, costruito dalle imprese bresciane, che ogni ora si anima di luci, colori e giochi d’acqua. Uno spettacolo da non perdere, specie la sera col buio.

I padiglioni degli Stati
In molti padiglioni ci sono presentazioni e si entra a gruppi, come Israele, che presenta attraverso un video come viene coltivato il cibo in un paese che da sempre soffre di ridotte risorse idriche.

All’interno di molti padiglioni sono gli schermi e i videoproiettori a farla da padroni, come in quello dell’Argentina.

Per entrare in certi padiglioni, compreso quello dell’Italia, c’è da fare una coda anche per più di un’ora e mezza. Si può fare per un padiglione, ma evitate di fare troppe code e passate ad altri padiglioni che vi permettono un ingresso più rapido.

Ho trovato più in tema con l’argomento di Expo i diversi “Cluster”, dedicati al riso, cioccolato, caffè, spezie, ecc. che ospitano i piccoli paesi raggruppati per le loro produzioni particolari. Non snobbateli.

Molto centrato sul tema è il padiglione della Francia, che si apre con un cammino lungo un orto biologico, con ortaggi e frutti che anche noi ben conosciamo. Suggestivo sono quello del Qatar, di Israele (con le coltivazioni in parete), dell’Oman, che presente un villaggio arabo.

Fra i più gettonati, i padiglioni che ospiteranno le prossime edizioni di Expo: quello del Kazakistan (2017 Astana) e quello degli Emirati Arabi Uniti (2020 a Dubai). Entrambi presentano delle proiezioni in 3D molto suggestive.
Interessante, perché fa riflettere, il padiglione della Santa Sede.
Fra i più deludenti, che basta osservare dall’esterno, quello del Regno Unito e dell’Ungheria.

Dove mangiare
Ma a Expo si può mangiare qualcosa di particolare? Sì, ci sono ristoranti di vari paesi, in genere un po’ cari. Interessante anche quelli proposti lungo in Cardo con le specialità regionali italiane.

Fra le curiosità, non perdetevi il “Supermercato del futuro”: rimarrete meravigliati. C'è anche una mostra di  opere d'arte delle diverse regioni, curata da Vittori Sgarbi, più utile per gli stranieri che per noi italiani che abbiamo l'opportunità di vedere musei e città d'arte.

Non dimenticate di proseguire anche sul retro dei padiglioni, dove sono collocati molti chioschi per il cibo, e le mitiche “Case dell’acqua”, che erogano acqua fresca (naturale e frizzante) per riempire la vostra bottiglietta (ricordate di portarvene una…).

Ogni giornata presenta degli eventi speciali, gruppi folkloristici dei diversi paesi e delle diverse città italiane: molto divertente.

Se avete l’opportunità di rimanere fino a tardi, gustatevi lo spettacolo dell’animazione notturna dell’Albero della vita. Vi sorprenderà!