Il 30 e 31 gennaio, piů il primo di febbraio, sono chiamati «i giorni della merla» e la tradizione vuole che siano i piů freddi dell'anno.
Giorni della merla, tutto come da tradizione? Secondo le previsioni la tradizione popolare che vuole gli ultimi tre giorni di gennaio come i piĂą freddi dell'inverno potrebbe, dopo qualche anno, tornare ad essere rispettata
I giorni della merla Anche quest’anno si avvicinano i Giorni della merla che la tradizione vuole siano i piů freddi dell’inverno. Viste le temperature eccezionali registrate ieri (oltre 20° a Bione), c'č da attendere un drastico cambiamento.
Freddo da Giorni della merla La tradizione vuole che gli ultimi giorni di gennaio siano i piů freddi dell'inverno. I meteorologi concordano.
I giorni della merla La tradizione vorrebbe che questi siano i giorni piĂą freddi dell'anno, ma secondo i meteorologi dovremmo giĂ averli lasciati alle spalle
Quest'anno niente freddo intenso Contrariamente a quanto vuole la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, i cosiddetti giorni della merla, stanno registrando delle temperature ben al di sopra dello zero, con punte attorno ai 10 gradi nel primo pomeriggio.
Da un po’ di tempo l’Inventafavole si aggira per le biblioteche della Valle Sabbia in cerca dei bambini e della loro fantasia.
Si tratta di una vecchia tradizione valsabbina tramandata di padre in figlio, che dŕ all’uovo fatto il venerdě della Passione speciali proprietŕ.
Anche una battuta all'osteria, forse soprattutto quella, ci puň offrire spunti per comprendere la cultuora locale.
Alberto, detto Berto, aveva sette anni e si trovava a dormire da solo al fienile di Sereno, a provaglio Sopra, all'inizio dell'estate.
Ricordo che quando ero giovane i miei genitori tenevano qualche animale per la nostra sussistenza: capre, pecore, galline, mucche e maiali. Ebbene: quando una capra partoriva due capretti...
Io ero la prediletta della maestre e mi ricordo che lei ogni tre o quattro giorni mi mandava alla fontana a lavare i fazzoletti. Il pensiero di fare qualcosa di utile per la mia maestra era per me un grande motivo d’orgoglio...
Anche quella mattina nevicava.... Inizia cosě la storia raccontata da Oliva e Enrico. Lei ottanta primavere, lui altrettante. Sono seduti comodi sul divano nuovo fiammante.
Era il periodo del dopoguerra e molti ragazzi di Agnosine avevano l’abitudine di recarsi al torrente per rinfrescarsi dopo l’estenuante giornata di lavoro nei mesi piů caldi dell’anno...
Mi ricordo che questo fatto accadde molto tempo fa quando ero ancora una bambina.
In quel periodo ero in servizio da una signora a Trobiolo, una frazione di Roč Volciano...
Questa storia accadde tanto tempo fa quando la vita era difficile e la tavole del paese erano sempre piů povere di cibo. Io e la mia famiglia abitavamo a Gavardo vicino alla chiesa...
Dalla Casa di Riposo La Memoria di Gavardo