B&B, Case per ferie e Ostelli: i nuovi standard regionali
di Valerio Corradi
E’ entrato in vigore il nuovo regolamento regionale che stabilisce gli standard qualitativi minimi per Case e appartamenti per vacanze, B&B, Ostelli per la gioventù, Locande, Rifugi alpini ed escursionistici. Vediamo cosa bolle in pentola
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Lo scorso agosto è stato approvato dalla giunta regionale della Lombardia il regolamento previsto dall’art. 37 della L.R. 27/2015 che fissa i nuovi standard qualitativi e le dotazioni minime obbligatorie per le strutture ricettive non alberghiere.
Si tratta di un passaggio importante verso la piena attuazione della nuova legge regionale sul turismo che riconosce e classifica la micro-ricettività turistico-alberghiera regolandola sulla base di parametri europei.
Le nuove indicazioni normative toccano una pluralità di ambiti, tra i quali: la fornitura di servizi qualificati, le dotazioni strutturali ed igieniche, la presenza di dispositivi tecnologici e sistemi wi-fi, le insegne, la cartellonistica fino ad arrivare a richiedere (per alcune strutture) la conoscenza linguistica minima per gli addetti al ricevimento.
Il regolamento stabilisce che le attività ricettive non alberghiere possono essere intraprese previa presentazione della SCIA al Comune competente sul territorio. Una comunicazione al Comune è prevista anche per quegli alloggi dati in locazione per finalità turistiche per una durata non superiore ai 30 giorni.
Si stabilisce poi, ad esempio, per i B&B un numero massimo di camere (4) e di posti letto (12), la dimensione minima del locale comune per la consumazione della prima colazione (14 mq) e la sostituzione di lenzuola, federe, asciugamani ad ogni cambio cliente e almeno una volta a settimana.
Per le case e appartamenti per vacanze il massimo della capacità ricettiva varia in base alla superficie utile. Per un alloggio fino a 48 mq si prevede un posto letto ogni 8 mq; da 48 a 84 mq un posto letto ogni 12 mq; oltre 85 mq un posto letto ogni 14 mq. Oltre gli 8 posti letto è necessario un secondo bagno. Sono poi fissati gli standard per l’arredamento, gli elettrodomestici e per gli strumenti per la preparazione dei cibi e per la pulizia.
Le strutture ricettive non alberghiere dovranno esporre dei contrassegni identificativi quali il logo della singola tipologia di attività, il marchio di Regione Lombardia, il logo di promozione turistica “in Lombardia”, il logo della zona o del percorso turistico di appartenenza.
Tutte le strutture sono chiamate ad adeguarsi alle nuove disposizioni entro un anno dall’approvazione del regolamento (3 anni per i rifugi). Sono ammesse deroghe ai requisiti dimensionali e strutturali per le attività che hanno sede in edifici di pregio storico.
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