Pesci come chiavi

Il movimento delle sardine nasce a Piazza Maggiore, Bologna, il 15 novembre 2019, nella quale, 6000 persone si ritrovano a protestare contro Salvini durante la campagna politica per le elezioni regionali in Emilia Romagna.
I manifestanti si presentarono in piazza senza una “bandiera”, ovvero senza essere e sentirsi rappresentati da un partito politico.

La sardina è un animale che vive in banchi subacquei, in cui i pesci vivono a stretto contatto fisico tra loro; riempire una piazza significa stare incollati, come 6000 sardine.

Il movimento nasce per contrapporsi alla forza populista e sovranista in costante crescita, e per colmare l’incapacità del PD nella propaganda politica.

Il Leader del movimento è Mattia Santori, classe ‘87, laureato in Economia e mai stato iscritto ad alcun partito.
Già dopo una settimana il movimento riscuote un grandissimo successo, riempiendo alcune delle più grandi piazze d’Italia, così il 21 novembre viene pubblicato un primo manifesto programmatico.

Durante la manifestazione politica a Piazza San Giovanni, storico punto di ritrovo dei sindacati e della sinistra italiana, vengono esposti i 6 punti delle sardine che dimostrano di essere l’“antidoto” dall’inefficienza politica di destra; analizziamoli:

1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.
2. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali.
3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network.
4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.
5. Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica.
6. Chiediamo che il decreto sicurezza venga abrogato.

Il gruppo attivista attacca pesantemente i principali mezzi con cui l’ex ministro fa informazione, chiedendo trasparenza sui social, infatti la Lega, non contando Salvini, è il primo partito politico in Europa per il numero di post quotidianamente pubblicati sulle piattaforme digitali.
L’unico tema su “carta” citato è il decreto sicurezza, decreto di 40 articoli che si divide in 3 sezioni: sicurezza urbana, immigrazione, lotta alla mafia.

Il decreto, approvato tramite il voto di fiducia, risulterebbe essere alquanto disastroso sull’immigrazione: andrebbe a chiudere totalmente una possibilità di integrazione dei migranti, creando irregolarità, ovvero reati, dato che, secondo alcuni studi, la clandestinità condurrebbe un uomo a rimanere nell’ombra, quindi lavorando in nero o lavorando nel mercato nero.

L’esperimento dei 6000 sta dando ottimi risultati, un esempio è il 26 gennaio 2020, quando il centro-sinistra ha ottenuto una vittoria elettorale contro il populismo ed il sovranismo.

Il merito della vittoria, oltre che andare a Bonaccini, politico che ha utilizzato, finalmente, un po’ di carisma, staccandosi dagli standard del PD, va alle sardine che per evitare una vittoria del centro-destra hanno incrementato l’affluenza ai seggi di un 30%, confermando l’ex-presidente, evitando che l’incompetenza raggiungesse la vetta.

Nicola Zingaretti, segretario dei dem, ha puntato gli occhi sul movimento, elogiando in varie interviste, ma non solo. Inoltre ha annunciato l’intenzione di voler trasformare il partito per rifondare un “blocco” moderato di sinistra, capace di riprendere la maggioranza, utilizzando i “pesci” come chiavi.

L’arrivo delle sardine ha segnato una svolta nella politica italiana, perché “l’antidoto” è stato trovato, ma riuscirà davvero ad eliminare l’incompetenza?

Tommaso Franzoni

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