Oggi Leretico si scapicolla in un paragone politico-letterario gustoso: da una parte il "don Ciccio" di Gadda, dall'altra il politico fondatore dell'Italia dei Valori. Valori di chi?
come sono d'accordo con dru mandiamoli a casa T U T T I e con il sequestro dei beni personali così rimedieremo almeno in parte ai danni che hanno fatto
Bello l'accostamento dei due commissari Molisani, il comico, il ridicolo, i linguaggi Di Gadda sono tutti presenti nella resistibile ascesa di Di Pietro. Ci si potrebbe rifare, per non uscire dalla letteratura anche a Dante e alla legge del contrappasso: " La pena inflitta deve richiamare la colpa commessa". Chi non ricorda il povero Forlani sbavare e balbettare alle incalzanti domande dell'allora PM. La condanna mediatica fu allora senza appello. Non diversa e' stata la figura del nostro integerrimo inquisitore nella parte dell' inquisito. Il balbettare "mia moglie non e' mia moglie" ha raggiunto livelli grotteschi inimmaginabili.
come farò a decidere per chi votare? Se mai decidessi di votare?.
eilà caro Aldo, a me non aveva dato fastidio vedere Forlani sbavare, e non mi sembrava neppure tanto povero. però c'ho il dubbio che al Dipietro non abbiano ancora fatto pagare abbastanza il delitto di lesa maestà, i democomunsocialisti prima e l'opposizione ai berlusca e alll'ineffabile rag: Monti adesso.
Caro genpep, Forlani era povero non nel senso del denaro, ma perche' senza potere sembrava un agnellino. Come sai non ho mai avuto simpatia ne' per certi democristiani ne' per la maggior parte dei socialisti, ma la gogna non mi piaceva allora non mi piace ancora adesso. Report un programma di denuncia tra i pi importanti e ben fatti ha avuto una caduta di stile. Poteva evitare il ridicolo alla vittima. Il povero di Pietro ( anche questo non nel senso del denaro) piu' che rabbia faceva tenerezza. Come Forlani e' stato politicamente demolito. Non credo sia il compito ne' del giornalismo ne' della magistratura quello di distruggere i partiti. In questo cannibalismo chi viene dopo e' sempre peggiore di chi c'era prima.
Dei valori e degli interessi Che i valori non siano gli interessi e gli interessi non siano valori non ci piove, ma i valori interessano e gli interessi valgono, non sono la stessa cosa, ma predicano dello stesso, la relazione fra le cose
Libertà e speranza, valori sempre giovani La morte è la membrana attraverso la quale, per osmosi, passano i valori. Da una parte e dall’altra, a definire concentrazioni, è l’anagrafe.
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ID25087 - 21/11/2012 09:22:51 - (Dru) - E' sempre un piacere leggerti
Sei l'Italia dei colori caro Leretico e apprezzo di te la smisurata voglia di dissentire a qualsiasi prezzo , sei bravo.Questa è la mia battaglia ventennale e tu puoi capirmi bene dato che ami Sciascia, nessuno è al di sopra di ogni sospetto, nemmeno Bersani con il suo capogabinetto Penati e i baciapile di La Repubblica e allora facciamo una volta per tutte la cosa saggia, mandiamo a casa questi mestieranti della politica e questi giornalisti parassiti votando il movimento5stelle. Per quanto concerne il problema Grillo, il problema più grosso di questi giovani che solo così possono venire alla ribalta, cercheremo di risolverlo strada facendo.