19 Aprile 2012, 08.21
Punti di vista

Corruzione o illecito arricchimento?

di Aldo Vaglia

Nessuno nega che far politica abbia dei costi, se però la si fa per arricchirsi, questi lievitano.


I nostri politici sono pagati troppo, ma non contenti di quanto prendono fanno la cresta sui rimborsi.
Si grida al tradimento si accusa di denigrare, ben che vada si è dei grilli parlanti se all’interno delle proprie organizzazioni si accenna a questioni che non sono nemmeno morali, ma di semplice opportunità.
È vero che non è un peccato comperarsi scarpe che costano lo stipendio di un operaio o barche che solo i nababbi si possono permettere, ma ostentare e non capire che certi atteggiamenti corrompono è indice di poca preveggenza.
Dalle barche alle banche il discorso prende un’altra piega, nonostante il ritorno della Clementina Forleo alla procura di Milano dopo l’ingiusto esilio, siamo certi che della scalata alla BNL non né sentiremo più parlare.

Nemmeno il confondere missioni con vacanze dei nostri “vanesi†sempre abbronzati, auto di lusso, case comprate a propria insaputa, lingotti d’oro e diamanti, titoli di studio fasulli regalati a famigliari e amici può, di per se, essere considerato corruzione.
Può essere scambiato per benevolenza.
Giudicare la corruzione è molto difficile serve il corrotto che denuncia il corruttore, ma finché non c’è interesse a farlo tutto rimane nel buio.
È molto più facile provare “l’illecito arricchimentoâ€. Applicare la legge che colpisce i patrimoni dei mafiosi per tutti i cittadini che non riescono a dimostrare da che parte vengono i soldi, darebbe un contributo alla lotta agli abusi.

Poco valore ha il richiamo alla costituzione se i partiti si sono trasformati da difensori della democrazia a comitati d’affari.
Quando tutto è giocato sul denaro, nulla impedisce ai più ricchi di comprarsi magistrati, donnine, deputati, avvocati e il paese intero.
L’antipolitica non è la chiusura dei rubinetti e la denuncia di collusione con affaristi di ogni genere, è il non capire che in questo modo non solo l’economia non può funzionare, ma che è in serio pericolo lo stesso sistema democratico.

Il teorema di Craxi "tutti corrotti nessun colpevole" non sta in piedi, ma nemmeno il dire che la  maggioranza è onesta giustifica le ruberie.
Se è onesta e cieca si faccia accompagnare da chi ci vede.
Ciò che manca è l’autorità morale per denunciare.
La politica di austerità e di svolta democratica poteva essere proposta solo da chi della diversità aveva fatto stile di vita.
 
Non che tentativi per screditare Berlinguer non fossero stati messi in atto, ma si rivelarono boomerang per chi li aveva prodotti.
L’isola Piana era nella effettiva disponibilità da generazioni della famiglia Berlinguer, ma il capo dei comunisti non se ne servì come un “paria†dei nostri giorni per farci una Stettino2, la lasciò alle pecore.
Il disinteresse per il denaro, l’aristocrazia di pensiero lo fecero amare dai suoi e rispettare dagli altri.
Chi ne ha raccolto il testimone ha usato a sproposito alcune sue intuizioni quali il “compromesso storico†che più che un compromesso tra ideali è diventata complicità di casta. 
 


Commenti:
ID19009 - 19/04/2012 13:10:26 - (Dru) - Sono daccordo ma correggo in "...lecito arricchimento"

In sintesi condivido il pensiero con il rammarico di vedere che dall'autentico germoglia con facilità disarmante l'inautentico , riferendomi al Berlinguer , ma tutto quanto non è vero che è illecito , altrimenti vivremmo in uno stato senza giustizia e non mi pare , su questo che noi dobbiamo riflettere , su questo , cosa è il dovere morale e cosa il dovere etico in relazione alle leggi dello stato.Alla Forleo , che sono pochi giorni che a ripreso il suo posto in quel di Milano faccio gli auguri di grandi e fortunate carriere.

ID19013 - 19/04/2012 14:45:19 - (Giacomino) - In questo momento l'antipolitica

non è altro che l'indignazione del popolo nei confronti di una classe politica diventata la peggiore delle caste, una casta di malfattori. Luigi Melzani

ID19014 - 19/04/2012 16:54:16 - (speranza) -

Applicare la legge che colpisce i patrimoni dei mafiosi per tutti i cittadini specialmente corruttori e corrotti che non riescono a dimostrare da che parte vengono i soldi, darebbe un contributo alla lotta agli abusi.Il problema e' che queste leggi le dovrebbero fare proprio loro. Non c'e' speranza.

ID19015 - 19/04/2012 18:41:01 - (vallesabbia) - ...

condivido il pensiero di Giacomino...mentre quasi tutti quelli che vivono di stipendio e/o pensione sono costretti a rinunciare a quasi tutto quello che non è necessario, alcuni addirittura sono alla disperazione e non sanno più come andare avanti, questi politicanti sperperano allegramente le risorse per mantenere i propri capricci saccheggiando quel poco che è rimasto...di certo non sanno dove sia la nazione, forse poco o niente gli interessa, probabilmente avevano già le idee chiare e avevano già i loro scopi ancor prima di essere eletti...

ID19018 - 19/04/2012 23:37:53 - (Leretico) - L'autorità morale si conquista con i comportamenti nel tempo

È vero, per poter denunciare occorre autorità morale, ma oggi è merce rara. E in questa situazione il nuovo sembra migliore dell'esistente. Il primo che si alza e dà addosso al politico rischia di essere eletto al primo turno, anche se nulla sa di amministrazione. Se poi lo stesso che alza la bandiera dell'antipolitica è abbastanza scafato, impara subito come approfittare della posizione di potere più per s'è che per gli altri. Insomma se è vero che occorre autorità morale questa si conquista nel tempo con comportamenti coerenti e con obiettivi disinteressatamente legati al bene comune. Si potrebbe opporre che non ci sono nel panorama odierno figure dotate di queste virtù, ma non dispererei, i migliori sono sempre i più schivi, i meno ambiziosi. In Italia ce ne sono ma non sono sostenuti perchè non hanno visibilitá. Sono quelli che non starnazzano, non rumoreggiano con il medio alzato, non

ID19019 - 19/04/2012 23:56:31 - (Leretico) - Continua

sistemano i figli alle spalle dei cittadini, ma cercano il bene comune. Non sono certo quelli che vediamo oggi, anche dalle nostre parti, che si capisce che stanno nel posto di potere che occupano perché hanno saputo promettere prebende e benefici ovviamente non propri ma di origine pubblica. E quasi una cosa scontata e le persone sono rassegnate al fatto di ritrovarsi ai vertici delle istituzioni proprio quelli che tutti considerano non moralmente adatti a un ruolo pubblico. Come è possibile? Si è troppo adusi a immaginare che chi ottiene la maggioranza abbia il diritto di fare scelte solo a favore della propria parte politica e che possa arricchire sè stesso e la cerchia più vicina di amici (con la a minuscola ovviamente). È la stessa mentalità che giustifica la camorra perché garantisce ordine e protezione. Da questa gente non possiamo sperare nulla solo corruzione e illecito arricchimento, che per me è quasi la stessa

ID19020 - 20/04/2012 07:26:11 - (Leretico) - ...

cosa.

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