Cosa ci ha insegnato la Pandemia?

Siamo cambiati? Ne usciremo migliori? Abbiamo compreso le nostre vere esigenze?
O non abbiamo imparato proprio nulla?

In primo luogo la pandemia ci ha insegnato che anche le cose che sembrano più banali sono di rilevante importanza, come incontrare amici e parenti, uscire all’aria aperta senza autocertificazione, andare a scuola o al lavoro.
Pensarci ora sembra quasi un’illusione…chi di noi si sarebbe potuto immaginare una situazione del genere?

Il COVID-19 oltre a colpirci fisicamente, in molti casi portandoci addirittura alla morte, ci colpisce anche a livello emotivo e psicologico.
A questa situazione molte persone hanno avuto risposte psicologiche che hanno visto un crescendo di paure, ansie e depressione.

A tal proposito è stato constatato che gli studenti durante la pandemia, seguendo la maggior parte delle lezioni a distanza, sono molto più stressati rispetto a come lo erano già in precedenza.
In molti casi purtroppo la situazione degenera e si arriva addirittura all’autolesionismo e al suicidio, infatti nell’ultimo anno l’accesso di minori agli ambulatori di neuropsichiatria è aumentato del 150%.

Siamo stati privati della nostra libertà e ci siamo accorti di quanto sia importante solo quando è venuta a mancare.
Durante il lockdown abbiamo capito cosa significa rimanere chiusi in casa a lungo con la propria famiglia. Questo ha avuto degli effetti, a volte positivi e altre negativi: sta di fatto che nel 2020 c’è stato un aumento di divorzi del 60%.
Abbiamo anche conosciuto il significato di solitudine in situazioni nelle quali ci sentivamo esclusi, quando in realtà eravamo noi stessi che ci tiravamo indietro.

Di paure ce ne sono state molte in passato e anche ora perseverano. Le speranze sembra che non manchino.
A quanto pare la caratteristica che deficita maggiormente è la buona volontà delle persone che stagnano nell’ignoranza, come i no-mask.

Quindi cosa abbiamo imparato?
Nulla, perché la maggior parte delle persone dimenticheranno e le altre ignoreranno, saranno in pochi che custodiranno ciò che hanno acquisito.

Michelle Cominardi

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