In memoria dello storico Franco Bianchini

Il mondo della cultura della Valle del Chiese ha perso una figura di riferimento, un intellettuale di spessore. Nei giorni scorsi è venuto a mancare il condinese Franco Bianchini, per lunghi anni docente di lettere presso la scuola Media di Storo e profondo studioso di storia giudicariese e sabbina.

Dotato di un'eccellente preparazione, maturata negli anni giovani presso il prestigioso collegio rosminiano di Domodossola, si era poi avvicinato al mondo della scuola e a quello della ricerca storico-culturale. Oltre quarant’anni fa era stato uno dei soci fondatori dell’Associazione culturale “Il Chiese” di Storo e per questo sodalizio aveva compiuto svariate ricerche e pubblicato numerosi articoli sulla rivista “Passato Presente”.

Aveva poi collaborato con il Centro Studi Judicaria, per il quale aveva trascritto centinaia di pergamene, attraverso un puntuale e prezioso lavoro paleografico. Si era anche dedicato a stilare il regesto delle novantatré pergamene dell’Archivio storico di Bagolino, pubblicato nel 2012 all’interno della collana “Zangladello”, a cura di Luca Ferremi.

Un altro interessante percorso di ricerca battuto da Bianchini fu quello legato al Convento di Condino e alla figura di Padre Cipriano Gnesotti, punto di riferimento per tutti gli storici delle Giudicarie e dalla Valle Sabbia. Gnesotti trascorse una parte della sua vita nel Convento di Vestone, dove ebbe modo di incontrare Giampietro Comparoni, autore della “Storia delle Valli Trompia e Sabbia”, che fece nascere in Gnesotti la passione per la storia.

Nel 2006 Bianchini ebbe modo di presentare le sue puntuali ricerche sulla figura e l’opera di Padre Gnesotti nel corso di una coinvolgente serata organizzata dalla Biblioteca civica “Ugo Vaglia” di Vestone, nell’ambito di un ciclo d’incontri dedicato al Trentino. In altre numerose occasioni fu ospite di enti e associazioni culturali bresciane.  Nel 2016, per esempio, non fece mancare la sua presenza alla rassegna “Gente di Valsabbia”, organizzata dall’Associazione culturale di Ponte Caffaro.

Negli ultimi anni aveva espresso più di una perplessità sulla fusione tra i comuni di Condino, Brione, Cimego e Castel Condino e, in particolare, sulla scelta del nome “Borgo Chiese” che diceva: «Non ha senso storico alcuno e nemmeno l’ha dal punto di vista geografico». Bianchini proponeva “Pieve di Condino”, «un nome – secondo lo studioso – che non fa torto a nessuno e che rispetta la storia».
Agli inizi dello scorso mese di gennaio, lo studioso aveva dovuto dire addio all’amata moglie Maria Giulietta, venuta a mancare all’età di 76 anni per un improvviso malore.

Franco Bianchini lascia la figlia Laura, il genero Francesco e gli amati nipoti Alessandro e Sofia.
La figura di Bianchini mancherà indubbiamente all’ambiente culturale della terra del Chiese, ma ci restano i suoi studi e le sue preziose trascrizioni.