Declinazione coniglio

La rassegna autunnale valsabbina “Itinerari del gusto”, promossa dalla Comunità montana e dall’Agenzia territoriale per il turismo di Valle Sabbia e lago d’Idro, prevede la sua penultima tappa presso la trattoria “Castello” a Serle. Le due cene sono in programma lunedì 22 e mercoledì 24 novembre.

In tavola un menù basato sulla carne di coniglio, un animale da cortile ancora molto allevato dalle nostre parti.
Si comincia con coniglio disossato in porchetta, poi lasagnette al ragout di coniglio, quindi coniglio agli aromi mediterranei con polenta di mais bianco perla, ed infine torta di mele caramellate.
In abbinamento i vini Garda Classico Chiaretto Rosamara Costaripa,L’aura Noventa, Rossese di Dolce Acqua Altavia e Moscato d’Asti selezione Castello.

La strada che porta da Brescia a Serle è una dolce salita che pare non finire mai. Eppure qui non si arriva ad alte vette, ma si resta su un colle ancora intiepidito dall’aria del Garda. La natura qui è contraddittoria, con castagneti, abeti, allori, bucaneve e ginestre esattamente come la cucina della Trattoria Castello. Ma sono piacevoli contraddizioni, quando possiamo gustare i piatti meditati tra il gusto della bassa e quello della montagna bresciana, aggiustati entrambi con gli ingredienti solari del Garda e del Mediterraneo.
La Trattoria, in frazione Castello, è proprio a ridosso delle rovine di un vecchio maniero. La località è a 650 metri sul livello del mare ed è sempre stata rinomata per la produzione di amarene, marroni e per la presenza di ottimi ed abbondanti funghi. A proposito, va ricordato che l’Hosteria Castello nasce sul finire dell’800 per volere di Angelo Zanola e passando per ben quattro generazioni, giunge fino all’attuale gestione di Emilio.
Alla Trattoria Castello, i bresciani (e non solo), salgono per mangiare i piatti tipici della tradizione bresciana, dai salumi del proprio allevamento, ai funghi, alla selvaggina. Niente cucina mediterranea, ma lombarda casereccia (realizzata dalla mamma Rosy e dalla moglie Lorena) attuata con prodotti dell’altipiano serlese.
Soprattutto funghi, e non si tratta dei soliti porcini. In particolare tra i funghi alternativi che la Trattoria Castello propone ci sono i barboni (Polyporus pes-caprae), i finferli (Cantarellus cibarius), le spugnole (Morchella species). Queste ultime però insieme ad un buon misto e a profumatissimi tartufi neri estivi, raccolti nei boschi che circondano la Trattoria e che fanno parte della Riserva Naturale di Cariadeghe. Per antica tradizione locale, Rosy e Lorena arricchiscono i loro piatti con numerose erbe spontanee raccolte in loco. In sala, Emilio, Sommelier professionista, assicura la qualità dei vini con una selezione di circa 300 etichette nazionali.

La trattoria “Castello” si trova a Serle in via Castello 38 (tel. 030-6910001).
Le cene avranno inizio alle 20. Sono ad un numero limitato di posti. Il costo è di 27,50 euro. Le prenotazioni vanno effettuate direttamente al ristorante.

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