Torna il «Pà del Venerdé Sant»

Un appuntamento sempre molto sentito e partecipato a Serle quello del “Pà del Venerdé Sant”.

Una tradizione che fonda le sue origini alla metà del Seicento e che si è ripetuta quai ininterrottamente se non in due anni durante la seconda guerra mondiale, per la scarsità della materia prima, e nel 2020 e 2021 a causa della pandemia da Covid-19.

Anche quest’anno il giorno del Venerdì Santo, alle 9.30, presso la Casa dei Serlesi nella frazione di Villa, si terrà la benedizione e la distribuzione del pane e delle candele, simboli prettamente pasquali.

Ad organizzarla come sempre l’amministrazione comunale con la parrocchia e la Pro loco. Per l’occasione si terrà una rievocazione storica in costume tradizionale.

Sarà il parroco don Giuseppe Farinelli a impartire la benedizione e poi i pani e le candele saranno distribuiti a tutte le famiglie serlesi fino alle 12.30.

Questa usanza risale al Seicento, quando un facoltoso mercante del paese, tal Girolamo Tonolini, nel 1648 fece un lascito affinché ogni famiglia serlese ricevesse almeno una volta l’anno un pane per il sostentamento e una candela per l’illuminazione.

Questa tradizione è particolarmente sentita da tutti gli abitanti del paese che numerosi partecipano a questa significativa cerimonia per ricevere il duplice dono. A tal punto che vi sono alcuni che mantengono la residenza apposta per poter ricevere il pane del Venerdì Santo, che anticamente veniva spezzato alle tre del pomeriggio, nel momento in cui la Chiesa ricorda la morte di Cristo in croce, e conservato fino alla domenica per consumarlo durante il pranzo di Pasqua.

Per gli abitanti della frazione Castello, quella più periferica e con un dialetto più bassaiolo che serlese, è stato coniato addirittura un proverbio: “Son di Castello e me ne vanto, son di Serle solo il Venerdì Santo”.

Tutti i fornai del paese contribuiscono a fornire il pane per questa festa, grazie al contributo del Comune che offre anche le candele.

In foto: la rievocazione dello scorso anno