31 Agosto 2011, 07.05
Serle
Tragedia

Il paese piange Carlino

di Ubaldo Vallini

Travolto dalla ruspa che egli stesso stava guidando, č morto Carlo Ragnoli, noto ristoratore e gran lavoratore. Disperati i familiari.

 
“E’ morto il Carlino, schiacciato sotto la ruspa mentre stava facendo la legna in Paina”.
La voce è rimbalzata veloce fra le 300 anime di Castello, la frazione di Serle che guarda verso la Val del Fò: “Lè stàa mai fermo chè l’om lé, che disgrassia, poèra faméa”.
 
La tragedia ha fatto tappa a Serle ieri mattina, mentre mancava un quarto d’ora alle 11.
A Serle sì, anche se i mappali dicono che la località Paina è in territorio di Botticino.
La si raggiunge in un paio di chilometri di sterrato lasciando la via San Gallo poco prima di Castello: si scende fino al grande piazzale di PusĂą e poi si risale girando sulla destra.
 
Boschi densi di catagno.
E’ lì, su quella terra che se non è polvere è fango che Carlo Ragnoli, sessantuno anni da compiere a settembre, stava sistemando con la “pala” una traccia nel bosco.
Obiettivo: permettere ai trattori di raggiungere agevolmente l’area dove lui stesso avrebbe poi tagliato della legna.
Improvviso quello scivolone a ruote ferme, forse il tentativo di bloccare la caduta piantando la benna alla base di un robusto castagno. Che però non è stato sufficiente.
 
A quel punto il pesante mezzo ha scodato sulla sinistra mettendosi di traverso.
Cedendo alla forza di gravità si è rovesciato su un fianco e poi ancora di un quarto di giro, fermandosi sospeso nel vuoto, appoggiato solo ad alcune piante con i quattro ruotoni all’insù.
Impotenti i due amici che erano con lui per dargli una mano, mentre scorreva la sequenza che dev’essere durata una manciata di secondi, poco più.
 
Alla fine per Carlo Ragnoli già non c’era più nulla da fare.
La cabina della ruspa è rimasta integra. Ma senza le chiusure laterali non è riuscita a contenerlo nei sobbalzi.
Carlo ha picchiato duro la testa e con ogni probabilità è morto sul colpo.
Questo però l’hanno stabilito poi.
 
Subito è stato chiaro, invece, che sarebbe stato difficile prestargli soccorso e c’era il rischio che da quella posizione il pesante mezzo riprendesse a rotolare: avrebbe travolto tutti.
Così, prima ancora degli operatori del 118, per evitare il peggio del peggio, sul posto sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco da Brescia.
Il 118 intanto ha inviato sul posto un’autolettiga da Gavardo e l’eliambulanza, che ha trovato il modo di atterrare ad un paio di chilometri di distanza.
C’è voluto un bel po’, dunque, prima che sul posto potesse arrivare il medico di bordo. E quando è arrivato non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
 
Difficile da contenere il dolore della famiglia: la moglie Carla ha 50 anni, i tre figli Elisa, Fabio e Valentina ne hanno 29, 27 e 19.
Carlo Ragnoli era molto conosciuto in zona, per essere il proprietario del “La Betulla” di Castello, ristorante avviato da una decina d’anni.
Era cresciuto nell’azienda agricola del padre e, gran lavoratore qual era, non aveva mai smesso di occuparsi anche lavori a contatto con la natura.
Una passione che l’ha travolto e ucciso.
Della vicenda se ne stanno occupando i carabinieri di Nuvolento e di Rezzato, oltre che i tecnici dello Psal.
 



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