A Mon per festeggiare l'Estate di San Martino

Da due anni a questa parte sono soliti ricompattarsi per festeggiare a loro modo l’Estate di San Martino. Le stesse condizioni meteo erano davvero ottimali. Stiamo parlando di una cinquantina di censiti, coloro che tra Condino e Storo possiedono casali e poderi lungo il versante di Mon.

Lungo quel versate ci sono casali, ancora numerati, utilizzati da militari nella Guerra 15-18. Poi negli anni successivi destinati ad ospitare bestiame rientrato dall’alpeggio. Tra l’altro c’era la fattoria del farmacista Luigi Maturi, all’epoca portata avanti dal malgaro Carlo di Bagolino, oppure il via vai dei Radoani, Turchetti e dei Galante che dentro quei volt facevano casarade e formai.

E così questa domenica 13 novembre a Casa Essenia, Maria Grazia Toniatti e Oscar Bagattini dopo i convenevoli d’uso, hanno proposto il meglio della ristorazione nostrana. Ambedue non si sono smentiti ma si sono alternati ai fornelli nel predisporre risotti, polente e costine. “Assieme all’imprenditore lodronese Tullio Balduzzi altri ancora si sono dati da fare affinchè la rimpatriata dovesse riuscire secondo copione”, rimarca Paolo Leotti, gestore dell’area di servizio alle Staiade.

Il Borgo, dislocato tra Condino e Storo, è non solo ben posizionato ma rappresenta uno dei portali più ambiti dove mettere su casa. Guarda caso a fine anni 50 la Regione, allora presieduta dall’avvocato noneso Tullio Odorizzi, anziché realizzare quella precaria strada destinata a raggiungere Brione, aveva ventilato l’ipotesi di creare lungo quel versante un polmone abitativo utile a far posto ad un rinnovato Borgo, ma l’idea è poi frettolosamente finita in soffitta .