La Polentera vince il concorso degli «spergoi»

La 20esima edizione del concorso “I Masoi de Formantas sui Spergoi”, conclusosi ieri, stavolta è andata alla Polentera, a cui è stato assegnato il buono spesa da 450 euro.
L’agriturismo, gestito dagli Armanini, ha abbellito la parte alta dello stesso edificio di via Sorino con una circonferenza di pannocchie fatte in casa e dislocate attorno al sottotetto, visibili dalla statale sottostante .

Al secondo posto (buono da 300 euro) si è piazzato Bruno Beltramolli, un tempo dirigente Enel, ora a riposo, che è riuscito a conservare le sue origini contadine, anche nello spirito del compianto zio Giotti (Luigi Tonini), figura che aveva segnato il fulcro cooperativo storese anni ’60, sia ai tempi dello storico caseificio, ma anche dopo.

La sequenza del geometra ha dato nell'occhio grazie alla sua ultima creatura contadina dislocata alle spalle del Barambana, i cui “spergoi” meritano un vero primo piano. Terzo classificato Angelo Grassi e poi nell'ordine Gian Paolo Giovanelli, Giovanni Giacomolli e Giacomo Bonomini.

E proprio “I Masoì de Formantas sui Spergoi” rappresentano un tassello importante della storia locale, della capacità della gente di recuperare la genuinità del passato, della tradizione di civiltà rurale e nello stesso tempo far girare l'immagine di Storo e delle sue realtà contadine. Atmosfere e sequenze che non solo attirano l’attenzione di residenti, ma che sempre più sono ricercate anche dai visitatori esterni, che spesso ricercano in questi angoli di montagna le storie legate al passato e alle tradizioni locali, come pure gli aspetti tipici della cultura del territorio.

Capita che da Spenigòl in poi quelli scorci vengano ripresi da cineprese straniere per essere poi asportati in più parti d'Europa.
Ebbene, così facendo, strade e gli scorci dei paesi, si abbelliscono e si arricchiscono ogni volta creando un'atmosfera del sapore antico. Una suggestione che fa rivivere per alcuni mesi il ricordo del tempo passato e che nel contempo permette di recuperare le diverse abitudini e tradizioni più tipiche della civiltà contadina.

Ad organizzare e gestire il tutto la Pro loco e l’Associazione Mati Quadrati di Storo, in collaborazione con lo stesso comune e l'ente Bim del Chiese.

L'iniziativa , anche in clima di coronavirus, continua a coinvolgere non solo Storo capoluogo ma anche pure le frazioni di Darzo, Lodrone e Riccomassimo e nel contempo rappresenta da sempre una caratteristica particolare, legata alla coltivazione del granoturco nostrano e, accanto a questa, anche la tradizione di appendere le pannocchie ai solai e balconi per lasciarle essiccare secondo natura.

“Alla kermesse rurale di quest'anno gli espositori erano sedici, di cui parecchi soliti aderire al concorso” è quanto scrive in una nota la presidente facente funzioni Beatrice Mezzi.

A far parte della giuria l'assessore all'agricoltura del comune di Storo Massimiliano Luzzani, i delegati Pro loco Luca Comai e Davide Canetti nonché Michele Faccini per conto di Agri 90.

In foto:
. gli spergoi sull'edificio dell'agriturismo La Polentera
. la realizzazione degli spergoi