Fermo anche il Coro Sette Torri

Si è ormai giunti quasi a fine anno e per il Coro Sette Torri, come peraltro per tante altre associazioni, è stato un anno caratterizzato dalle restrizioni ben note.

“Quello che forse al momento ci manca di più - dice il suo presidente Lorenzo Scarpari - è l'aver dovuto rinunciare alla tradizionale esibizione del giorno dell'Immacolata, in arcipretale a Storo, divenuta quasi un'istituzione nel corso degli anni”.

Comunque i coristi nel frattempo sono riusciti ad effettuare un paio di uscite, nello specifico la prima a Pieve di Bono e la seconda a Bezzecca, in Valle di Ledro.

Fondato il 20 settembre del 1992 e ora diretto da Omar Cucic il Sette Torri - che conta meno di venti elementi - ha come presidente Lorenzo Scarpari che nella sua casa paterna, in piazza Unità d'Italia a Storo, ha ricavato una sala ritrovo.

Il Sette Torri presenta un repertorio storico. Brani e note, di impronta popolare, per gran parte in uso nei filò di una  volta, nonché coralità religiose. “Come coro - aggiunge il segretario e corista Dario Mottes - si è dovuti rimanere inattivi, fino alla fine di giugno, quando abbiamo ripreso le lezioni di canto a settori separati. C’era in noi tanto entusiasmo e voglia di poter organizzare qualche concerto, ma purtroppo ciò non è stato più possibile”.

Dopo le ultime restrizioni, sempre legate al coronavirus, la realtà canora ha dovuto sospendere anche le prove settimanali.

“A metà ottobre - aggiunge in proposito il maestro Cucic - abbiamo tentato di organizzare un corso di perfezionamento vocale, con un insegnante esterno ma anche a questo, alla fine, abbiamo dovuto rinunciare. Altro non ci restava che svolgere le nostre prove su piattaforma web; Così è stato organizzato e dal 10 novembre ci sentiamo puntualmente due volte alla settimana”.