Vallio vince la sfida contro Serle

È una sfida sempre molto sentita quella fra i due paesi valsabbini accumunati da un antico gioco del mondo rurale: la lengalosta, come si chiama a Serle, o l’ingalostro, come si dice a Vallio Terme.

Da alcuni anni le Pro loco dei due paesi propongono questa sfida alternando l’ospitalità sul terreno di gioco dei due paesi.

La lengalosta (o ingalostro) è un antichissimo gioco diffuso ormai solo a Serle e a Vallio. Si tratta di una versione molto particolare delle bocce, che si svolge utilizzando come terreno di gioco le vie, i sentieri e i campi.

Le regole prevedono che chi si avvicina maggiormente al pallino conquisti un punto e, insieme, il diritto di impugnare il «testemóne», un lungo bastone decorato. Con questo tra le mani, deve effettuare il lancio successivo, che si trasforma però in un insolito rito.

C’è chi tira usando la sinistra, chi da sotto una gamba, chi di schiena, accompagnando il lancio con motti che gli altri concorrenti sono poi tenuti a ripetere correttamente per non incappare in penalità.

Il capogioco assegna un punteggio sulla base sia dell’efficacia del tiro sia dell’originalità dell’esecuzione. E così fino a quando, dopo molte ore di gara, può essere proclamata la squadra vincitrice.

Quest’anno la gara si è svolta a Vallio Terme. Ieri le due squadre di 8 giocatori ciascuna (6 uomini e 2 donne) si sono confrontate in questa sfida dal sapore goliardico lungo via dei Campi, seguendo un percorso il più possibile all’ombra per ripararsi dalla calura di questi giorni.

La gara è durata 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30. Con i giocatori c’erano anche i due sindaci, Giovita Sorsoli di Serle, e Roberta Ferandi di Vallio Terme e il consigliere regionale valliese Floriano Massardi. Per il secondo anno di fila ha vinto la squadra di Vallio.

Al termine della competizione il pranzo presso il centro sportivo con l’arrivederci a Serle per la prossima estate.