Quando le regole infrangono le antiche tradizioni

Serle è un paese ricco di boschi e di alberi antichi che ogni tanto hanno bisogno di pulizia.

Fortunatamente non mancano in paese i volontari che s’impegnano a ripulire il sottobosco. Recentemente un gruppo di serlesi ha preso l’iniziativa ed ha scritto al sindaco Gianluigi Zanola una lettera in cui è scritto fra l’altro: «Notiamo con dispiacere nostro, il mancato taglio del bosco cosidetto maturo. Da anni si tralascia questo antico sistema di pulizia che per la tradizione serlese era anche fonte di sostentamento. È vero che i tempi cambiano e che sono nate altre risorse – aggiunge la missiva - ma è altrettanto vero che parecchie famiglie hanno installato nelle loro abitazioni caminetti alimentati a legna, che forniscono il riscaldamento e l’acqua calda».

Inoltre, secondo i cittadini «ripulendo il sottobosco e anche gli antichi sentieri, risalterebbero e vivrebbero meglio le nostre piante monumentali».

Considerazioni giuste che l’Amministrazione comunale di Serle ha subito detto di condividere in pieno. Ma al momento non è possibile autorizzare la pulizia dei boschi. Il motivo? «La recente approvazione da parte del servizio foreste della Comunità montana del Piano di assestamento silvo-pastorale depositato più di tre anni fa (nel novembre del 2003) – hanno risposto i responsabili del Comune di Serle - ci impedisce di rilasciare autorizzazioni di taglio del bosco».

a.laf.
da Bresciaoggi

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