27 Dicembre 2020, 09.00
Gavardo
Blog - Maestro John

Il presepio della speranza

di John Comini

La tradizione del presepio è sempre stata un vanto di Gavardo, chiamato il paese dei presepi. Ora gli stupendi presepi del Borgo del Quadrèl, di Santa Maria e quello vivente del Mulino sono raccontati sulla pagina Facebook di Area 63 del Comune.


Ho immaginato un presepio della buona gente
, dei volontari, di chi si dà da fare senza chiedere niente in cambio, di chi dedica il proprio tempo libero per aiutare gli altri. Un presepio della speranza…

Ecco, li vedete? Stanno arrivando alla grotta del Bambino Gesù. E sono tanti…

I “Nonni Vigili”, i pensionati che prestano servizio di sorveglianza all’ingresso e all’uscita dalle scuole, con le loro casacche fosforescenti e la loro simpatia. Al servizio partecipa anche l’Associazione Nazionale Carabinieri, con sorveglianza dei parchi pubblici.

I genitori dell’AGE, che si impegnano per rendere la scuola sempre più bella, formativa ed accogliente, insieme ai docenti che insegnano ai ragazzi con la mascherina e si impegnano nella didattica a distanza, tra mille problemi.

Gli Alpini, le altre associazioni d’arma ed i Volontari della Protezione Civile,
splendido esempio di solidarietà, anche raccogliendo generi alimentari destinati alle famiglie in difficoltà. Come il pacco solidale alimentare da parte della Coldiretti per sostegno alle famiglie in necessità, che i servizi sociali provvederanno a recapitare.

I dinamici volontari dell’AVG (Associazione Volontari Gavardesi) che trasportano le persone anziane per visite mediche o ambulatoriali, consegnano i pasti a domicilio, aiutano i nostri nonni nel pranzo e nella cena, ed ora promuovono una raccolta fondi per la Fondazione La Memoria e il Cenacolo Elisa Baldo per dotare le due strutture della “Stanza degli abbracci”, che consenta agli ospiti di incontrare in sicurezza i propri familiari e di abbracciarli.  

Gli allegri donatori di sangue e plasma dell’Avis, il cui gruppo ciclistico (gente scatenata e dal cuore grande) ha sulla maglia la scritta “Io dono non so per chi ma so perché”.

I volontari dell’ambulanza,
al servizio di medici, infermieri in prima linea nella trincea del Covid:  donne e uomini che, da un anno, condividono la fatica, il dolore, lo sfinimento, la commozione di una guerra silenziosa.

Le cordiali bibliotecarie, che hanno attivato il servizio di prenotare i libri per poi ritirarli nella cassetta assegnata, senza essere legati agli orari della Biblioteca.

Chi fa parte di “Insieme per un sorriso” per dare sostegno e supporto alle famiglie con figli disabili.

I meravigliosi ragazzi di Rio De Oro, che promuovono progetti di accoglienza e di assistenza sanitaria anche nei campi profughi Saharawi, dove i bambini vivono nel caldo insopportabile del deserto, in condizioni che provocano l’insorgere di gravi patologie. Ora, pur a distanza, si stanno assicurando pacchi alimentari alle famiglie tramite un’organizzazione spagnola... “Il peso diviso tra tutti diventa una piuma” (Proverbio Saharawi)

Il Gruppo Scout Gavardo 1 Agesci, con proposte di attività educativa secondo il metodo scout ideato dal leggendario Baden Powell.
I forti componenti del C.A.I.  che promuovono l’alpinismo, con escursioni varie tra rifugi, bivacchi, sentieri, trekking, MTB e chi più ne ha più si metta in gioco... In questi giorni è distribuita con “il Gattopardo” la bella carta escursionistica di Monte Tesio e Monte Magno.

Gli amici del Gruppo Mali, che hanno investito il loro tempo e le loro energie per la realizzazione di scuole e ospedali dislocati nella Repubblica del Mali, con particolare attenzione alla formazione del personale locale per la gestione delle nuove realtà. Secondo il motto “La scuola è pane”, si forniscono fondi e supporto affinché bambini e ragazzi maliani possano ottenere eccellenti risultati scolastici, per crearsi un futuro migliore. Il  Gruppo Mali ha realizzato strutture anche in Eritrea, Angola e Repubblica Democratica del Congo, dove abita il mitico Vescovo Gaston.

I volontari dell’AVULSS, impegnati presso Case di Riposo, presso il domicilio di persone anziane sole o in difficoltà, presso l’ospedale nei reparti di Pediatria e l’Hospice o per supportare casi particolari su segnalazione dei Servizi Sociali.

I simpatici componenti del gruppo “Gavardo pulita è più bella” che si danno da fare per la pulizia degli spazi pubblici, con l’ausilio di attrezzi domestici (forbici, pinze, guanti, rastrelli, scope e raccoglitori) che trasportano su due carretti, dotati di secchi per differenziare la raccolta dei rifiuti.

E il gruppo “Amici dell’Isolo” che ha come obiettivo di curare il parco pubblico che sorge tra il Naviglio e il fiume Chiese.

E, a questo proposito, ecco le scatenate Mamme del Chiese, che con il Comitato Spontaneo di Cittadini GAIA e altre associazioni ambientaliste (Amministrazioni Comunali comprese) si battono per la tutela dell’ambiente e per la custodia della terra, che abbiamo ricevuto in dono e che siamo chiamati a lasciare integro alle future generazioni. Grandi Mamme del Chiese, zie di Lonato e ‘de Munticiar’!
Ma non è finita!

C’è il GAS, Gruppo Acquisto Solidale, per un acquisto consapevole di prodotti etici e biologici.

I volontari della Bottega dei Popoli che da anni diffonde la cultura del commercio equo-solidale.

Ci sono i volontari della Parrocchia, che redigono o portano il bollettino ‘il Ponte’, che fanno da segreteria del Parroco, che fanno i sagrestani in Chiesa, che leggono o cantano durante le Messe, che controllano l’afflusso alle funzioni in tempo di Covid, che partecipano al Consiglio Pastorale o al Gruppo Missionario. O i volontari dell’Oratorio, che stanno alle cucine, che puliscono, che seguono il bar. O al cimitero, per tenere in ordine la chiesetta.

Le brave persone del centro di ascolto Caritas, che danno accoglienza, ascolto, accompagnamento ai servizi, donano sostegno alle famiglie con distribuzione di alimenti e vestiario. Quotidianamente arrivano nuove richieste, persone disperate che si rivolgono a loro con dignità e pudore, cercando di restare anonimi come se fosse una colpa il trovarsi in grave difficoltà.

L’elenco dei volontari del Presepio della speranza è fortunatamente lunghissimo.

Ci sono anche le associazioni sportive (calcio, basket, atletica, ciclismo, tennis, caccia, pesca, bocce…) e di cultura (Museo Gruppo Grotte, Cora La Faita, Corpo Musicale Viribus Unitis, Fanfara Alpina Valchiese, pastorelli…). Il Gruppo di cammino, che organizza uscite per visitare musei e luoghi di interesse pubblico. Chi fa pratiche varie inerenti a pensioni e invalidità. Chi aiuta le persone con problemi di alcol, di ludopatia o di tossicodipendenza.

Il volontario è vicino a chi soffre, a chi è fragile, a chi è solo, a chi ha paura del futuro, a chi è disorientato. Qualcuno ha scritto: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.”

I volontari sono persone vere di un presepio sempre attuale. Del resto, gli angeli per la nascita del Salvatore non intonavano il canto “Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà”? E chi c’è di buona volontà meglio di un volontario? Alla faccia di Re Erode…

L’amico Paolo Catterina mi ha trascritto questa splendida poesia in dialetto del prof. Luciano Spiazzi, s’intitola ‘Nédal 1973’

“Vàrda ‘n gnàro
daàanti a ‘na finèstra
con nèle mà
on zügatulì.
Vàrda ‘n gnàro
scundìt
nei sò pensér
a ‘nsomiàs
de esser vergü.
L’è l’ünic presepio
dei nòs dé.
Fa sènsa girà
per via San Faüstì
o ‘ntùren
a la Palàda:
l’è la solita storia
bröcc machinù,
zent che ghà frèssa
rumùr
casì
aria strèta
manifèscc
crompa chèst ché
crompa chèl alter…
zùegn töcc precìs
perché i gh’a póra
de essere nissü
ansiàni ch j a slöma stórcc…
la solita storia
de chi gh’a i sólcc
de chi ghe n’a gna ü.
Fa sènsa sercà
i presepi
sóta i Pórtech
o sö i marciapè de córs Magenta.
Varda ‘n gnaro
sùl
scundìt
nèi so pensér,
l’è l’ünic presepio
dei nòs dé.
Contèntet.”

Abbiamo vissuto un Natale pieno di ansia
per chi è lontano e non si può incontrare, per chi ha mille lacrime non più asciugate, per chi vive nell’abisso del disorientamento… Che dal sorriso della mangiatoia s’innalzi una marea di luce d’amore.

maestro John

Giorni fa ci ha lasciato Pietro Soncina. Era da poco andato in pensione. L’ho conosciuto come collaboratore scolastico nella bella scuola di Prevalle. Ricordo con affetto il suo viso simpatico, la sua voce, l’inconfondibile risata quando lo incontravo nel corridoio e mi salutava con una battuta. Ciao Pietro!

Nelle foto:
1) Una foto storica del Gruppo Mali
2) Gita sociale in Toscana-Assisi nel 1985 (immagine tratta dal bel libro “1982-2012 Trent’anni di vita nel Borgo del Quadrèl”)
3) Il fantastico gruppo “Gavardo pulita è più bella” (grazie alla simpatica Terry Goffi per la foto)
4) I volontari di Rio de Oro con i meravigliosi ragazzi del Saharawi in una foto con l’allora sindaco Tonni nel 2008 (grazie a Marco Piccoli per la foto)






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