Riaperto il tratto trentino della Statale 237 del Caffaro

A distanza di una trentina di ore dalla slavina di lunedì 28 dicembre, è stata riaperta alle 16,30 di ieri la statale 237 del Caffaro, chiusa alle 11,30 a seguito una consistenza caduta di neve che si era verificata lungo la tratta tra la chiesa di San Giovanni e la prima galleria in direzione di Ponte Pià, tratto di competenza di Bleggio Inferiore.

Fortunatamente, in quella manciata di secondi non erano transitate auto, anche se per precauzione il Soccorso alpino aveva da subito scandagliato quell'ammasso nevoso, anche con l'aiuto di cani da ricerca, onde verificare con certezza che non vi fossero stati coinvolti mezzi e persone.

Una volta espletata questa doverosa procedura, è toccato al Servizio strade intervenire, tenendo conto delle indicazioni che i soccorsi avevano intravisto. Quindi pensare ad una riapertura anche parziale era sconsigliabile anche in considerazione di quanto Meteo Trentino andava anticipando.

“Pur di fronte ad un primo sgombero – avvertiva da subito il comandante degli stessi vigili del fuoco di Bleggio Inferiore, Giordano Roversi – la situazione non garantiva assicurazioni cosicchè si è optato di utilizzare la provinciale 222 Passo Durone per raggiungere Ponte Arche e poi riprendere la medesima statale alla volta di Trento, oppure fare ricorso alla strada numero 34 del Lisano e Stenico e ridiscendere verso il Ponte dei Serbi”.

Una volta rimossa quell’ingombrante massa nevosa era necessario cautelarsi e quindi, avvalendosi dell'elicottero, esplorare quel versante a monte per poter scongiurare possibili altre cadute di ammassi neve. In quella circostanza erano stati impiegati non solo unità del Soccorso Alpino, ma anche una infinità di vigili del fuoco operanti nell'intero circondario dalla Busa di Tione al Bleggio, Lomaso e Banale.

Nel contempo il velivolo consentiva di rimuovere altri spuntoni nevosi che gravavano lungo il versante. Una volta adempiuto a quest'altra procedura uomini di soccorso e forze dell'ordine sono tornati a confrontarsi con i responsabili provinciali, che a loro volta hanno convenuto di ristabilire la viabilità.

Sempre martedì, comunque, qualche altro problema aveva riguardato anche la medesima statale del Caffaro, ma stavolta nel tratto verso il fondovalle del Chiese, dove la careggiata presentava delle croste di neve e ghiaccio che rendevano problematica la circolazione.

A fare la voce grossa in tal caso è stato l'ex sindaco di Storo Vigilio Giovanelli che, senza tanti giri di parole, aveva fatto presente ai responsabili del Servizio strade che così non poteva andare. “Nemmeno ai tempi quando il servizio viabilità primaria era affidato all'Anas di Bolzano (gestione Ortolani tanto per intenderci) – avvertiva Giovanelli - non si riscontrava una tale trascuratezza, visto che l'arrivo delle neve era stato largamente anticipato e quindi c'era stato modo e occasione di organizzarsi. Un ulteriore rilievo – aveva aggiunto Giovanelli - ha riguardato l'assoluta mancanza di sale utile ad evitare che lungo l'asfalto avesse a crearsi quello spessore tanto pericoloso di patina scivolosa , dove la sola prudenza e responsabilità degli automobilisti ha sicuramente evitato il peggio”.