Depuratore, scontro aperto alla Conferenza dei Comuni

Restano ferme e molto distanti tra loro le posizioni dei sindaci dell'asta del Chiese e di quelli dei Comuni del Garda riguardo alla localizzazione del nuovo depuratore, nonostante le quasi quattro ore di videoconferenza dei Comuni dell'Ato di ieri.

Mentre i primi cittadini del Chiese continuano a sollecitare che si trovi un'alternativa – l'ipotesi sarebbe Peschiera – i sindaci del lago hanno ribadito l'importanza del Garda in quanto bacino d'acqua dolce più importante a livello nazionale e la necessità di evitare di cadere nel campanilismo.

Al termine dell'incontro online, al quale hanno preso parte una sessantina di sindaci della provincia, il presidente dell'Ato Aldo Boifava ha sottolineato nuovamente l'illegittimità della mozione presentata dai primi cittadini (con cui si chiedeva di bloccare la soluzione Gavardo - Montichiari e di dare avvio ad un nuovo studio che prevedesse sei alternative) – poiché “si esprime in termini di diffida, nella direzione di annullare un progetto approvato con un iter autorizzativo che ha seguito tutte le regole previste dalle normative” - e ha ribadito che la Conferenza non verrà riconvocata, salva la presenza di evidenti ragioni che impediscano di procedere, specificate da chi ha più autorità.

La mozione, come già era stato annunciato anche dal presidente della Conferenza dei Comuni Giovanni Coccoli, non è stata né discussa né votata nel corso dell'assemblea, che a suo dire non ha la competenza per esprimere un parere vincolante in merito ad un progetto.

“Perché da Peschiera la depurazione del Garda passa d’emblée sul Chiese? Perché i territori non sono stati coinvolti? Il Garda è una priorità per tutti – ha commentato il sindaco di Gavardo Davide Comaglio, come riporta il Giornale di Brescia. - Siamo pronti a sederci al tavolo per trovare una soluzione. Ma basta forzature. Altrimenti sarà un giudice a decidere per noi”.

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