Sindaci al tavolo di confronto, ma posizioni ancora distanti

Posizioni ancora molto distanti e difficilmente conciliabili quelle espresse dai sindaci nel primo tavolo di confronto virtuale promosso da Acque Bresciane per confrontare le ipotesi di realizzazione del nuovo depuratore del Garda, ovvero il doppio impianto a Gavardo e Montichiari e l'impianto unico a Lonato (ipotesi, quest'ultima, nata sulla scia dell'approvazione della mozione Sarnico).

Lo scarico dei reflui avverrebbe, in entrambi i casi, nel fiume Chiese.

Per il resto i due progetti totalizzano, secondo l'analisi comparativa di Acque Bresciane e dell'Università di Brescia, punteggi similari. L'opzione Gavardo-Montichiari è preferibile dal punto di vista tecnico e ambientale, ma sarebbe più costosa dell'opzione Lonato; quest'ultima, seppur più economica, allungherebbe però i tempi di dismissione della condotta sublacuale.

Nessuno scontro acceso, ma posizioni che di fatto sono rimaste le stesse emerse nelle scorse settimane: i sindaci dei comuni del Garda puntano sull'ipotesi Gavardo-Montichiari, quelli dell'asta del Chiese sull'opzione Lonato.

“C’è disponibilità a ragionare sull’ipotesi Lonato – ha commentato al Giornale di Brescia il sindaco di Gavardo Davide Comaglio. “Poiché ci è stato confermato che le due ipotesi sono equivalenti dal punto di vista ambientale, crediamo allora che si debba tener conto, nella scelta, degli altri aspetti.

Vi è poi la questione viabilità: la posa delle condutture da Salò a Gavardo interesserebbe 5 km della ex 45bis con due uscite della tangenziale e l’attraversamento del crocevia dei Tormini, senza contare i tre km di zona densamente urbanizzata che la separano dal sito del depuratore. Sito che si trova in un autentico imbuto, a 150 metri dalle abitazioni e a cinquecento dal centro storico. Alla luce di tutto ciò, riteniamo che la soluzione Lonato sia di gran lunga preferibile”.

Nel frattempo i tavoli di dialogo con il territorio sono già passati dai 3 inizialmente previsti a 5. Il loro esito sarà determinante nella relazione che Acque Bresciane invierà all'Ufficio d'Ambito, cui spetterà decidere dove realizzare il depuratore e comunicarlo alla Cabina di regia del Ministero del prossimo 18 maggio.  

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