19 Febbraio 2024, 10.35
Val del Chiese Storo
Carnevale

Sabato grasso col botto

di Gianpaolo Capelli

Sabato era ancora Gran Carnevale a Storo che ha assegnato i premi ai carri e ai gruppi mascherati
VIDEO


Come? Vi chiederete, sabato grasso col botto, se il sabato appena trascorso è il primo di quaresima.
Per Storo in val del Chiese non è così, perché il rinomato Gran Carnevale di Storo, giunto alla 55esima edizione, ha chiuso questa edizione non martedì 13, ultimo di carnevale, ma sabato 17 con la sua conclusione spettacolare e unica in crescendo nelle tante edizioni.
Parliamo subito di numeri per un’edizione anche questa da primato.

Da informazioni della polizia municipale locale, già alle 14.30 di sabato le centinaia di parcheggi, da Casa Rossa a quelli del paese di Storo fino alle Piane e nelle campagne attigue alla zona industriale che guarda verso Baitoni c’era il quasi tutto esaurito.
Servizio d’ordine perfetto senza nessun intoppo o problemi fino abbondantemente oltre la mezzanotte.

Partendo dai ringraziamenti, essi vanno alla polizia municipale, ai carabinieri della locale stazione, ai carabinieri in congedo, ai vigili del fuoco e a tutti i volontari che senza risparmiarsi hanno reso il carnevale sicuro per grandi e piccini.
Presenti anche i volontari dell’ambulanza pronti ad ogni evenienza per eventuali problemi di malori o altro.

Non si possono dimenticare i tanti volontari della Pro loco che sul circuito del Gran Carnevale hanno controllato che tutto funzionasse bene anche in questa spettacolare edizione.
Impegnatissimi “I Polenter de Stor”, guidati dal loro presidente Giorgio Zocchi e anche qui parlando di numeri, sempre da record, sono state “trisade” mescolate ventidue mega polente “Carbonere” per oltre duemila duecento porzioni servite al pubblico.

La “Carbonera” di Storo da anni ha varcato i confini di paese e di valle ed è degustatissima ovunque, dove la squadra di “Polenter” vien chiamata ad operare nelle tante trasferte annuali.
Il Re degli ingrediente è il granoturco il “Nostrano di Storo”, la farina “de Stor” macinata da Agri 90 e cotta per lungo tempo in ampi paioli, tassativamente di rame, a fuoco vivo e condita a quasi cottura ultimata dai “Mastri Polenter” con alcuni tipi di formaggio, pasta di salame affogata nel burro nostrano: unica, una prelibatezza.

I numeri non si fermano qui. Si calcola la presenza di quasi mille persone nella presentazione dei carri e gruppi mascherati con le loro singolari storie sempre uniche e divertenti.
Magnifiche le coreografie delle decine di ballerine e ballerini nei loro meravigliosi e costosi costumi.

Costi non indifferenti per la realizzazione dei carri, costi sostenuti da qualche sponsor, ma per la maggior parte con esborso di tasca propria dei partecipanti, ma per la gloria del carnevale e l’onore di essere presenti in sfilata, questo e altro, senza parlare del lavoro di mesi per la preparazione dei carri in gran segreto per non essere copiati dagli altri partecipanti.

Sempre parlando di numeri si calcola la presenza forse in difetto di seimila persone.
Persone giunte dalle valli vicine del Trentino e del Bresciano ma anche  da molte regioni italiane: ormai il Carnevale di Storo non ha concorrenza e i carri fermi che partecipano vantano il primato di essere i più grandi d’Europa.

Un bel traguardo pensando al motocarro del 1967 dell’impresario Nicola Paisoli usato per la prima esibizione goliardica del poi futuro rinomato carnevale storese.
Organizzazione perfetta anche nella presentazione dei vari spettacoli.
Ogni carro si esibiva ad orari prestabiliti, con più spettacoli in modo che gli spettatori potessero godere appieno e in modo totale di tutte le rappresentazioni passando da un carro all’altro.
Questo risultato è frutto di una scelta vincente degli organizzatori di alcuni anni fa.

Saggia la decisione di non far più muovere i grandi carri, pericolosi per il pubblico, ma lasciarli fermi sull’attuale circuito ad anello, al limite del paese verso le scuole medie: posizionati fermi a fare lo spettacolo nello spazio loro assegnato.

Lavoro impegnativo anche per la giuria, di estrazione diversa per un giudizio condiviso il più possibile con quello degli spettatori: votazione a volte non semplice e forse non condivisa dagli esclusi, ma è carnevale e il giudizio della giuria bisogna prenderlo con allegria.

Parlando ancora di numeri, presenti dodici grandi carri e quindici gruppi coreografici sostenuti e applauditi dai loro fans ma anche da tutto il pubblico presente, divertimento assicurato anche per i bambini.

Protagonista indiscussa la musica: migliaia i “watt” che uscivano dagli amplificatori professionali noleggiati per diffondere le canzoni e le storie dei gruppi.

Il magico circo del Gran Carnevale di Storo ha chiuso i propri “show”, verso le 19.00, e poi tutti via per la serata da ballo e di divertimento al PalaE20  in località Piane, dove la giuria ha decretato i vincitori con le relative premiazioni.

Va rimarcato che rispetto a martedì 13, il sabato 17 febbraio ha visto la presenza di carri e gruppi che vengono da altri paesi e da altre valli, e va detto tutti all’altezza del Gran Carnevale Storese, dove tutti si son fatti onore,
Momento atteso e pieno di trepidazione per le premiazioni al PalaE20.

Vince il primo premio 2024 il carro “Aristor” che richiama il nome del celebre teatro Ariston di San Remo, musicalmente presentando il loro Festival di “San Stor”.
Non poteva mancare il ricordo del grafico e artista Herman Zontini, autore di carri sempre originali, prima della sua scomparsa.

Il premio istituito in suo ricordo e in suo nome è attribuito alla presentazione più artistica, assegnato quest’anno al gruppo “Chei de l'Herman”.
Il secondo posto sempre per i carri locali con una manciata di punti in meno va agli “Sbandati”, che scenicamente hanno presentato “Stor Levante”.

“Gli sbandati” altri non sono che il gruppo della banda sociale di Storo, che  si sono distinti e fatti onore sempre nelle passate edizioni del carnevale.

Ogni anno i musicisti della banda si presentano per le loro esibizioni con vestiti originali e allegri sempre diversi, intonati alla manifestazione.

Premio meritato per quanto presentato in questo carnevale lodando il costante impegno negli anni della banda sociale di Storo.

Il terzo posto lo conquista il carro “Marypoppins” presentando “Una storia quasi vera”.
Bravi anche gli “Ex combattenti”, che si aggiudicano il quarto posto con “Stor E20 Vichinghi”.

Passando alle premiazioni della categoria gruppi mascherati, come già detto, il primo premio per il “Chei de l'Herman” con “Storpac”, seguito dal gruppo “Tuch Nuch”, che ha presentato “O miga o masa”, o niente o troppo.
Chiudendo ecco la classifica delle premiazione dei carri venuti da fuori:
Vincitori “I Revers” di Zuclo, con “Chi si contenta, gode” presenti da anni al carnevale storese.
Si sono presentati reduci e vincitori del Gran Carnevale Giudicariese.

Dietro il carro di Zuclo si sono classificati nell’ordine: “Giuducariopoly” che arrivava dal Bleggio, poi “la Sirenetta e gli animalati del mare” del gruppo di Tione, al quarto posto onore al gruppo di Roncone con “Biancaneve e i sette gnari”.

Il primo premio per i gruppi mascherati venuti da fuori va a “Valdaone” con “100 anni di Val Disney”, seconda posizione per il gruppo degli “Sfazè” di Roncone  con “El bus della speranza”.
Indipendentemente dai premi e della classifica va rimarcato l’impegno e la bravura di tutti, carri e gruppi, per rendere unica anche questa edizione del carnevale storese.

A margine va detto che il grande successo di questo Gran Carnevale di Storo, targato 2024, in piccola parte va anche allo splendido tempo che con temperature miti e sole splendido hanno accompagnato i giorni delle sfilate.

Gli organizzatori ringraziano tutti indistintamente per quanto hanno saputo dare anche quest’anno al “Carneval de Stor”,  da tempo “Grande”.

Nel video in visione la prima parte con le fotografie di Renzo Mazzola è dedicata alla sfilata di sabato 17 febbraio a cui fa seguito la “sfilata dei ricordi” del 1993 con “Il Lago dei Cigni”, presentato a Storo e anche allo storico “Gran Carnevale di Arco”.
Indimenticato il mitico Albertone Fiorino presente nel gruppo e in tanti altri carnevali fino alla sua scomparsa.
Il numeroso gruppo di allora ha dato poi il via alle future grandi coreografie dei gruppi mascherati degli anni passati e attuali.
Grazie a tutti e arrivederci alla cinquantaseiesima edizione del 2025.

Gianpaolo Capelli.

In visione alcuni scatti di Renzo Mazzola nella sfilata di sabato 17 febbraio. “Aristor” il carro vincitore.


Video: Gran carnevale di Storo-Sfilata 2024 e la Sfilata dei ricordi con “Il lago dei cigni” edizione 1993.


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