13 Ottobre 2022, 10.06
Val del Chiese Storo
Manifestazioni

Festival della polenta, successo corale

di Gianpaolo Capelli

Ad alcuni giorni di distanza del Festival della polenta di Storo gli echi non si sono ancora spenti per il grande successo ottenuto e già si pensa alla prossima edizione del 2023, cercando altre novità.


Analizzando il Festival della polenta in tutti i suoi aspetti bisogna rimarcare che la coralità di intenti di tutti e quanto messo in campo nelle contrade e piazze di Storo giustifica alla grande la presenza delle ottomila persone di domenica 2 ottobre.

Ottomila persone, duemila cinquecento tagliandi venduti  per le degustazioni delle polente in gara, ci fanno chiederci cosa ci facessero a Storo quelli che non hanno mangiato le polente e qui nuovamente bisogna applaudire l'organizzazione.

Ecco i motivi principali.
Per quanto riguarda le bancarelle presenti alla fiera, poche e ben sistemate, sono stati chiamati a promuovere i loro prodotti chi in Val del Chiese produce con i “saperi e i sapori “di un tempo i prodotti caseari che sono un biglietto da visita eccezionale per i consumatori locali ma anche per i turisti che ne apprezzano la bontà.

 In “primis” a fianco dei produttori di formaggi e salumi sono stati chiamati a promuovere il loro miele tanti piccoli produttori di Valle che con sacrifici e amore producono il “nettare degli dei”.
Tempi duri per gli apicoltori, le stagioni strane, le malattie che colpiscono gli alveari e tanti altri fattori hanno fatto desistere molti a continuare  questa attività.

Alcuni apicoltori raccontano che hanno dovuto dare da mangiare alle api anche quest'estate, strano ma vero.
In valle si producono mieli di tipi diversi e di qualità organolettiche diverse, ma tutti stupendi, curati e invasellati al momento giusto, aggiungendo ai saperi antichi dei nostri avi le tecnologie moderne. Sono sempre mieli purissimi per quanto possibile biologici: purtroppo gli inquinamenti atmosferici , i pesticidi ci sono e gli apicoltori non ci possono fare niente.
Sulle nostre tavole, arrivano millefiori più o meno chiari, secondo dove sono posti gli alveari:ottimi.

Quest'anno quasi nulla la produzione del miele di acacia.
Unico il miele di rododendro che viene prodotto da pochissimi apicoltori che portano le loro arnie, sopra la diga di Bissina e sui monti delle Val del Chiese ad una altezza dove fioriscono queste piante.
Il miele di castagno quest'anno ha dato soddisfazione un po a tutti, ottima la fioritura e quindi la produzione.
Ci sono poi altri tipi di miele, prodotti fuori la valle del Chiese, dove gli apicoltori trasferiscono le loro arnie andando a cercare altre fioriture, non presenti localmente.

Legato al nostrano di Storo, “al formentas” tante le proposte dolciarie in vendita,  prodotte  con la farina gialla e con la farina bianca  di Storo.
La farina bianca affiancata alla gialla sta avendo uno straordinario successo, tanto che la produzione di frumento nulla pochi anni fa viene sempre di più incentivata e incrementata.
Novità di quest'anno accanto ai “polenter”, proprio nella piazza davanti al municipio di Storo, da Bione è arrivato il forno a legna di “Patrik”, che ha dato manforte ai “polenter” facendo degustare ai visitatori le sue pizze.

La promessa di Patrik è che il prossimo anno dal suo forno usciranno anche le pizze con le farine di Storo, compresa quella gialla .
Ai tanti prodotti in vendita a Storo andiamo ad aggiungere  il contorno festaiolo di complessini musicali e gruppi vocali in piazze e contrade che per tutto il giorno instancabilmente hanno rallegrato i passanti, accontentandoli anche nelle loro richieste musicali.
Simpatia e disponibilità verso tutti: è il dna dei musicisti.

Belle anche le tante esibizione folcloristiche: bravo il gruppo folk “I Rabiesi” provenienti dalla Val di Rabbi una propagine della Val di Sole per la terza volta a Storo, applauditissime le esibizioni delle giovani “majorette” presenti.

Balli latino americani di gruppo, dove grandi e piccini si sono scatenati alla grande un po da tutte le parti, anche per esorcizzare la lunga clausura imposta dalla pandemia e festeggiare la ritrovata libertà sociale: sperando che duri.

Concludendo si può senz'altro affermare che alla grande manifestazione Storese del Festival della polenta, gli organizzatori abbiano voluta dare quel carattere di festa che hanno caratterizzato le nostre fiere paesane di una volta: scelta vincente.
La Regina incontrastata del Festival della polenta è  lei la farina gialla di Storo che il presidente di Agri90 Vigilio Giovanelli vuole sia chiamata ”Il nostrano di Storo”, naturalmente riferendosi al granoturco.

Bravi e grazie a tutti: arrivederci al prossimo anno.

Su VallesabbianewsTV in visione il video di alcuni gruppi musicali presenti a Storo

Questo e altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV



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