Cedis commissariato

La giunta provinciale di Trento, su proposta della divisione vigilanza della federazione trentina della cooperazione, ha commissariato il Consorzio elettrico di Storo (Cedis). La multiutility cooperativa trentina che vanta oltre tremila soci e recentemente ha effettuato una serie di investimenti nel Bresciano, che spaziano dal campo della telefonia - predisponendo sul monte Colmo, altura localizzata nel territorio di Provaglio Val Sabbia che domina la vallata, una speciale antenna che può erogare servizi lungo tutta l’alta e media valle - all’impianto fotovoltaico a Remedello, per la realizzazione del quale nel dicembre scorso il Consorzio aveva sottoscritto un contratto di leasing.

Esonerato il consiglio di amministrazione presieduto da Mauro Ferretti, che aveva retto le sorti della cooperativa storese negli ultimi otto anni, a guidare il Consorzio sarà Maurizio Postal, presidente dell’ordine dei commercialisti di Trento, affiancato da Dario Ravagni in qualità di vicecommissario.

A indurre la provincia a commissariare questa multiutility è stata una situazione di sofferenza finanziaria generata dal forte indebitamente e dalla liquidità in calo. L’equilibrio si sarebbe rotto proprio a causa degli investimenti ingenti nella telefonia e nel fotovoltaico ai quali hanno fatto riscontro ritorni relativi.

Fondato 1904 il Cedis, per oltre un secolo si è dedicato alla produzione (il Consorzio vanta una potenza installata di 3.300 kw, una produzione annua da 16/18 milioni di kw e 4.400 utenti), alla distribuzione di energia elettrica e all’erogazione del servizio idrico nel Basso trentino, ma nell’ultima fase aveva abbracciato il settore della telefonia con la realizzazione e la gestione di reti in fibra ottica sul proprio territorio sociale e si era spinto nel settore dell’energie rinnovabili anche con l’investimento di Remedello.

Ora il commissario e il vice commissario provvederanno al compimento degli atti amministrativi di ordinaria e straordinaria amministrazione, tenendo conto che per i secondi dovrà essere acquisita la preventiva autorizzazione da parte del dirigente del Servizio commercio e cooperazione della provincia autonoma di Trento.

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