Riflettori accesi su Livemmo

 Ai microfoni di Clara Camplani e Marco Recalcati si sono così alternati gli amministratori, gli esperti di storia locale ed i responsabili delle associazioni di volontariato, per tracciare le linee di un centro montano che anche grazie ai fondi del Pnrr sta cercando riscatto alla marginalità e alla solitudine.

Il borgo di Livemmo, infatti, una delle sei frazioni in cui è suddivisa la Pertica Alta, è destinatario di 18,5 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura.
“Borgo Cre-Attivo”, così si chiama il programma: unico premiato in Regione Lombardia come progetto pilota per l’attività di rigenerazione culturale, sociale ed economia dei piccoli borghi a rischio abbandono.

«A questo proposito navighiamo fra entusiasmo per quanto stiamo riuscendo a fare e preoccupazione per le rendicontazioni stringenti che giustamente dobbiamo restituire – ha affermato il sindaco Giovanmaria Flocchini -. Non è facile con soli due dipendenti comunali, anche se la Comunità montana ci sta dando una grossa mano.
Ad ogni modo siamo in linea coi tempi, grazie soprattutto ai volontari e ai gruppi di lavoro costituiti per l’occasione contiamo di vincere quella che per noi è una scommessa e che, ne siamo certi, avrà positive ricadute su tutta la Pertica, i paesi vicini e la Valle».

Nel 2023 i primi cantieri, entro giugno 2026 tutto deve essere concluso: recupero di opere pubbliche e strutture sociali e sportive, servizi ed avvio di attività economiche, come obiettivi lo star bene anche in montagna e lo sviluppo turistico. I

n diretta, protagonisti sono stati i bimbi della Primaria, che si sono esibiti con canzoni e la recita di poesie: «Sono loro il futuro al quale guardiamo con fiducia, orgogliosi della nostra identità, della nostra storia e dell’ambiente in cui viviamo» ha aggiunto Flocchini.

«Ci sono servizi da attivare e servizi da mantenere – ha detto il vicesindaco Brunella Brognoli -. Scuola, assistenza, cultura, sport sono i capisaldi per i quali cerchiamo di attivare sinergie che portino a risultati concreti».

Per l’oratorio, che si trova a Lavino per tutta la Pertica Alta, ha parlato Federico Corsini: «Siamo lontani dalla città, ma anche dal caos e ci viviamo bene anche noi giovani».

Poi è stata la volta della “clip” in cui lo storico Alfredo Bonomi ha tracciato un percorso alla scoperta delle chiese della Pertica, che contengono tesori di grande valore artistico e culturale.

Alessandro Darra, responsabile del Centro studi museali di Pertica Alta, ha parlato del sito archeologico del forno fusorio della Pertica.
Lo scultore Abele Flocchini della sua Bottega che ha formato decine di artisti.

Giulia Turrini, anima nell’organizzazione di eventi ed attrattive turistiche, da tre anni si occupa della gestione di una struttura “affittacamere” comunale: per ora le camere sono tre e vengono utilizzate con soddisfazione, presto verrà ampliato.

Matteo Bertoni ha raccolto e catalogato 180 foto storiche e ne ha approfittato per chiederne altre che riprendono la storia delle frazioni Lavino, Navono e Noffo. Marino Gabusi ha tracciato la storia di “Belprato paese dipinto”, arrivata ad undici edizioni con più di 80 dipinti ad arredare le facciate delle case.

Spazio è stato dato agli Alpini, alle tradizionali maschere del Carnevale livemmese, alle botteghe gestire da Sentieri e Verbena, ai prodotti locali, alle ricette ed al mondo associativo: “Riflessi di luce” con Daniele Meschini, lo sport con Elisa Brescianini.

Non manca nulla a Pertica Alta, provare per credere.