Un trimestre positivo per le imprese bresciane

Nel secondo trimestre del 2007 l’attività delle imprese manifatturiere bresciane ha registrato un ulteriore incremento ancorché più ridotto di quello del trimestre precedente. Ha influito positivamente l’andamento della domanda estera, comunitaria e non, che non sembra aver risentito dell’apprezzamento dell’euro che si è verificato nel periodo considerato.

Le aspettative per il terzo trimestre sono ancora positive, ma è evidente che l’ulteriore appezzamento dell’euro avrà effetto di compressione sulle esportazioni e quindi sulla produzione, se non ci saranno spazi per ridurre i margini delle vendite.

Complessivamente, il primo semestre di quest’anno si è chiuso molto positivamente, con la produzione industriale in crescita del 4,63% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sono queste le tendenze di fondo che risultano dall’indagine svolta dal Centro Studi dell’AIB su un campione di 250 aziende manifatturiere bresciane.
Per quanto riguarda i settori metallurgico e siderurgico, la produzione è aumentata del 2,41%, i consumi energetici sono cresciuti dell’1,88%, mentre il livello di utilizzo degli impianti si è attestato intorno al 90%.

Le vendite sul mercato interno sono aumentate per il 32% degli operatori, mentre per il 41% sono rimaste costanti e per il 27% sono diminuite. Le vendite verso i paesi dell’UE non sono variate per il 59% delle imprese, sono diminuite per il 9%, con un saldo positivo di 23 punti percentuali fra variazioni in aumento e in diminuzione.

Per quanto riguarda i mercati extra europei, il 10% delle aziende ha diminuito le vendite, mentre il 65% le ha mantenute sui livelli del trimestre precedente e il 25% le ha aumentate.
I costi di acquisto delle materie prime sono aumentati per il 64% delle aziende, con un aumento medio del 3,31%.

I prezzi di vendita sono stati rialzati dal 13% delle imprese, con un incremento medio dello 0,24%.
Gli investimenti sono rimasti costanti per il 66% degli operatori e aumentati per il 20%.
Le scorte di materie prime sono giudicate adeguate dal 97% delle imprese e alte dal rimanente 3%.

Le prospettive per il terzo trimestre sono leggermente negative: il 64% delle imprese prevede di mantenere i livelli di produzione raggiunti, il 23% ritiene di ridurli e il 13% di aumentarli.
Gli ordinativi provenienti dal mercato interno sono attesi in diminuzione dal 17% degli imprenditori, uguali a quelli del trimestre precedente dal 70% e in aumento dal 13%.

Per gli ordinativi dall’estero, sui mercati europei l’80% delle aziende prevede ordinativi stabili, il 17% in diminuzione e il 3% in aumento.
Sui mercati extra europei, gli ordini sono previsti stabili dall'80% delle imprese.

Da Bresciaoggi

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