Brividi di freddo, di guerra, di atrocità. Ma anche brividi di gioia, di bene silenzioso, di speranza. Buone notizie, eventi e due compleanni
Mercoledì 21 dicembre, primo giorno d’inverno, è nato un bambino che ha portato la felicità. Si chiama Federico, è lo splendido figlio di Annalisa Croci e di Gianluca Cavagnini, che ha regalato un magico Natale ai nonni materni (Mariella e Paolo) ed a quelli paterni (Emanuela e Sandro). Federico è fratello di Emanuele, nato il15 aprile del 2020. Quando l’amico Sandro (grande ciclista e persona cordiale) mi ha informato, persino la mail sprizzava di gioia. Da ora, caro Sandro, per la dolce mogliettina passi in coda, dopo i due nipoti, dopo Annalisa e Gianluca: ma non preoccuparti, abbiamo sempre la Juve che ci consola (ops, questo forse non dovevo scriverlo…). Buona vita, Federico, ti auguro tutte le cose più belle del mondo!
“Così entra nel mondo la gioia,
attraverso un bambino che non ha niente.
La gioia è fatta di niente,
perché ogni uomo che viene al mondo
viene a mani vuote.”
(don Primo Mazzolari)
Ieri ho assistito a due piccoli, emozionanti eventi.
Al mattino, nella cappella del cimitero, ho ascoltato le dolci canzoni delle “Civette sul comò”. Sapevo che le simpatiche ragazze giorni prima hanno dedicato ai nonni della RSA La Memoria le proprie belle melodie, regalando gioia e commozione (come del resto avevano fatto il Corpo Musicale “Viribus Unitis” ed il Corpo Bandistico “Nestore Baronchelli” di Sopraponte). Le “Civette sul comò” stamane hanno dedicato alcune canzoni a chi ha perso delle persone care, per far sentire anche a loro che la musica non ha confini di tempo e di spazio. È stato un momento davvero struggente: la musica può portare conforto e dolcezza nel ricordo, tocca le corde della spiritualità e crea un ponte melodioso tra la terra e il cielo.
Nel pomeriggio ho assistito ad un “assaggio” musicale dei “Rocher”, presso la casa di mio nipote Marcello Franceschetti e della sua bella moglie Daniela. I “Rocher”, il cui nome è preso dal cioccolatino della Ferrero ricevuto in regalo dal Sandro Mora nel Natale 1986, mi hanno fatto ascoltare in anteprima una bellissima “Cansù de Nadàl” in dialetto bresciano, grazie alla sapiente elaborazione di Alberto Veneziani. Davvero bravi! Le dolci armonie erano suonate dai “dolci” pastorelli intorno ad una tavola lautamente imbandita: non mi risulta che la notte di Natale il Bambinello avesse a disposizione tali prelibatezze, ma forse devo controllare meglio il Vangelo, eh eh eh!
Per molti anni mi sono recato con mia moglie e gli amici Cesare e Daniela alla Messa di Mezzanotte celebrata dall’amico don Paolo Goffi a San Vito di Bedizzole (ora regno incontrastato del grande don Gabriele). Don Paolo mi mandò uno scritto che mi fece molto pensare:
“Gesù potrebbe essere:
* un extracomunitario perché è un palestinese
* un emigrato in Egitto perché perseguitato politico e religioso fin dalla nascita
* uno senza permesso di soggiorno
* un ebreo di nascita e ricercato per essere eliminato
* un fuorilegge perché clandestino e ricercato dalla polizia
* poteva essere un poco di buono perché figlio di una ragazza madre
* un oppositore al potere religioso e politico che è stato ammazzato per vilipendio alla religione
* un povero dalla parte dei poveri che deve essere eliminato
* un laico, credente controcorrente
* uno poco raccomandabile perché frequenta peccatori, lebbrosi, prostitute
*....ma è Dio perché “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie” (Isaia 55,8)”
Quando don Luca Galvani ha celebrato la Prima Messa a Gavardo, ha detto tra l’altro: “Non esiste vita che non valga la pena di essere vissuta. Ognuno di noi si porta dentro quella scintilla divina che gli permette di essere strumento nelle mani di Dio, spesso inconsapevolmente.
Prima ancora di nascere siamo stati pensati per vivere qui, ora, in questo tempo, in questa storia, in questa famiglia… e, a prescindere dal punto in cui siamo nel cammino, a prescindere dal fatto che ci crediamo o non ci crediamo, se abbiamo dubbi o siamo i più credenti della terra… abbi la certezza che Cristo è lì che ti aspetta per dirti: io ti amo!
Perché la vocazione ce l’abbiamo tutti… è la vocazione che dà senso alla nostra esistenza, quella che ci promette di poter raggiungere la felicità… qualunque sia la nostra condizione! Camminare dietro a Cristo non vuol dire diventare bravi religiosi, che osservano in modo preciso delle regole, ma uomini e donne fragili, che camminano dietro a Cristo per diventare sempre più… se stessi, Luca! Stare dietro a Cristo non mi ha fatto perdere nulla (solo la cresta, ma quella sarebbe sparita a prescindere diventando grande!)… mi ha fatto guadagnare la cosa più bella: il senso, il motivo per cui io sto vivendo oggi!
Il mio “sì” di oggi non è perché sono più bravo, perché sono più attento… ma va! Peccatore come sempre… peccatore che però si fida di Cristo, che è sempre lì pronto a rialzarmi. Il mio “sì” per sempre di oggi vuole dire a te, giovane, che sei in cammino anche se non lo sai, che è possibile scegliere qualcosa, qualcuno, e dirgli “sì” per sempre! Lanciati! Osa! Lasciati guidare… se hai bisogno, io sono lì con te! Non è buttandosi alla ricerca del senso della propria vita che si perde qualcosa… perché con Cristo non perdi nulla, perché tutto (tutto!) anche la morte più profonda può diventare occasione di risurrezione! Chiediti: dove posso amare di più? Questo è il senso dell’esistenza.
Con il mio “sì” per sempre ho scelto, insieme al Signore e nella Chiesa, di diventare padre per sempre. Padre dispensatore di misericordia, di amore, di cui il mondo ha tanto bisogno. Da oggi, sono mandato a portare l’amore nel mondo, come mi augurarono all’ingresso in seminario i miei amici. Da oggi, strumento per aiutare ogni persona che incontrerò a riconoscere il Cristo vivo e operante nella nostra storia.
Pregate per me, pregate per i miei compagni, pregate per tutti i giovani che sono alla ricerca della felicità, che, in fondo, è l’essere alla ricerca di Cristo! Aiutateci a capire cosa lo Spirito vuole per la sua Chiesa, quali sono le cose essenziali del prete a cui non si può assolutamente rinunciare! Camminiamo insieme per costruire il Regno di Dio nel mondo!
E ora, non mi resta che passare il testimone… perché è vero che non ci sono più seminaristi, ma è anche vero che la comunità di Gavardo è nettamente in controtendenza. Caro Francesco, ti consegno gli abiti diaconali, che da settembre potrai iniziare ad indossare… ora tocca a te! Sarà un’avventura meravigliosa!
Guardiamo allora alla nostra vita con lo stesso sguardo di Cristo. Guardiamo ad ogni secondo della nostra esistenza come unico e irripetibile, come possibilità di amare. E quando pensiamo che la nostra vita non abbia più senso, pensiamo che quel film si guadagna almeno una statuetta… quella della miglior sceneggiatura originale. Già, perché la tua vita è una storia d’amore che non sarà mai più inventata.”
Grazie, caro don Luca! E auguri ai tuoi amici di Gussago, che avranno già apprezzato la bella persona che sei.
Alcuni eventi:
* a San Gallo di Botticino nei pomeriggi del 25 e 26 dicembre, 1-6 e 8 gennaio il Museo etnografico diventa presepio vivente, con la sacra rappresentazione del “Castelliere ai Cap” con la direzione artistica della prof.ssa Emilia Nicoli
* a Villanuova pomeriggi Danzanti al Circolo ACLI
* sempre a Villanuova mostra fotografica di Ilaria Maestri “L’avventura furiosa del venire alla luce” sul tema della nascita (mostra aperta nei giorni festivi nella Saletta Civica fino al 15 gennaio)
* a Gavardo il fantastico “30° Presepio del Quadrel” in via Fornaci e nella Chiesa di Santa Maria il “24° Presepe de Santa Maria” ed “I presepi del corso” realizzati grazie alla guida di Caio Andreassi (tutti i presepi aperti fino a domenica 8 gennaio)
* a Bagolino “Borgo dei Presepi” e “Presepio di San Lorenzo”, lunedì alle ore 16 “Canto della Stella” coi Cantori di Degagna, della Val di Cembra e di Sabbio, mercoledì alle 15 “Alla scoperta degli antichi mestieri, Laboratorio per famiglie” a cura di Habitar in sta terra, giovedì sera “Fiaccolata tra i Presepi”, venerdì alle 15,30 Letture natalizie per bambini in Biblioteca, per le vie del paese “Auguri in Coro” con i Cori Beorum e Due Valli e la sera al Teatro commedia della Compagnia Teatrale “I Maläö́ä”
* a Treviso Bresciano presepi “tridimensionali” da ammirare fino al 6 gennaio
* a Bondone la “Via dei presepi” oltre 100 presepi nelle strade fino al 15 gennaio
* ad Agnosine Presepe vivente all’uscita della tradizionale messa della Vigilia
* lunedì S. Stefano a Gavardo nella Chiesa di Santa Maria Concerto “Christmas Carol” del Gruppo da Camera DonneInCanto con gli auguri dell’Amm.ne Comunale
* sempre lunedì a Livemmo per il festival “La dodicesima notte Il canto della Stella” alle 16 “Il cammino della Stella, Livemmo alla luce del crepuscolo” visita guidata con Alessandro Darra, alle 18 spettacolo musicale nella Chiesa Parrocchiale “Un bambino è nato per noi”
* lunedì Santo Stefano al Borgo di Berniga, frazione di Prandaglio di Villanuova sul Clisi, alle 16 nella Chiesa parrocchiale di S. Filastrio concerto «Aria di neve» con le «Dal corso sisters» e alle 17.15 lungo la via racconti di Pietro MacDonald (nipote del mio grande amico Beppe Lavo, che saluto), possibilità di un percorso gastronomico con prodotti tipici
* lunedì alle 15 Tombolata di Natale all’oratorio di Sopraponte
* la sera di lunedì a Soprazocco commedia dei ragazzi dell’oratorio
* giovedì a Gavardo all’oratorio Festa e Gioccolata per tutte le famiglie
* sabato ultimo dell’anno all’Oratorio di Gavardo
* domenica 1 gennaio, Maria Madre di Dio e Giornata della pace, alle 17.30 nella Parrocchiale di Sopraponte Canto Solenne dei Vespri per tutta l’Unità Pastorale
Auguri all’amica Stefania Zanetti, che compie gli anni lo stesso giorno di Gesù. L’ho conosciuta nell’Illustre Teatro di Vestone: dolce e riservata, attenta agli altri e profonda, si scatena quando recita accanto ad Antonella Pialorsi, che nel comicissimo personaggio della “Teresa” le dice: “Margherita stà sé drita!”
A Stefania dedico una poesia di Antonella:
“La bimba
per un istante
ha dimenticato i suoi giochi
perdendosi
nella magia
di questo gioco d’inverno”
Buon compleanno anche a mio nipote Stefano Avanzi, sesto dei 7 figli di Valeria e del caro Giovanni. Stefano è una persona simpatica, molto buona e disponibile, eccellente nel proprio lavoro. Con la dolce Laura Perini ha creato una bella famiglia con i figli Nicola, Mattia, Silvia e Sara. Auguri, grande nipote!
Buon Natale a tutti. A chi fugge dalla fame. Ai bambini terrorizzati dalle bombe e dalla cattiveria dei grandi. Alle splendide ragazze iraniane. C’è sempre un Erode che odia e uccide. Ma c’è sempre chi non ha smesso di credere nell’amore. Migliaia di persone che in silenzio fanno il proprio dovere ogni giorno, che non aspettano il Natale per essere più buone. Avete visto ancora il sorriso dei volontari, della protezione civile, dei medici che aiutano, delle maestre innamorate dei propri bambini, dei missionari che da lontano mandano segnali d’amore, delle mille persone che spendono il proprio tempo per gli ultimi? È un sorriso azzurro come il cielo.
PS.- La mia attuale moglie ha messo qualche statuina sui mobili qua e là, poi ha dichiarato: “Ghó vòia che fenese le fèste cosé mète via töt!” Mi sa che al solito i Re Magi non riusciranno ad arrivare all’Epifania, mia moglie sarà già passato con l’aspirapolvere e messo tutto via. Ah, le fómne!
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! Forza Chiara!
maestro John
Nelle foto:
1) Le “Civette sul comò” con maestro e chitarrista
2) Don Luca Galvani fra due grandi amici (grazie a mamma Michela per l’omelia)
3) Mio nipote Stefano Avanzi in viaggio con la sua bella famiglia
4) Stefania (la seconda in piedi da sinistra) e l’Illustre Teatro a Livemmo in “Cenerentola Show”