Comunità montane: «Per la Provincia un nome condiviso»

Il prossimo gennaio scade il mandato del presidente della Provincia Samuele Alghisi. In vista delle elezioni, che coinvolgerà solo i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni bresciani (visto che ora la Provincia è un ente di secondo livello), i presidenti delle cinque Comunità montane bresciane auspicano che si trovi un candidato unico, condiviso.

Una proposta che è già stata avanzata dal vice presidente Guido Galperti e da altre forze politiche, visto che ora la Provincia è un ente puramente amministrativo e non ha ruolo politico.

Ce lo spiega il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini: «La provincia, nel suo assetto attuale, ha un ruolo prevalentemente amministrativo, quindi non hanno molto senso le logiche di partito, così come avviene nelle Comunità montane, dove sono rappresentati tutti i sindaci dei Comuni che la compongono che hanno tutti gli stessi problemi e gli stessi bisogni».

Da qui l’invito alle segreterie di partiti, a cui viene girata la palla, a convenire su una candidatura condivisa.

Ma Flocchini si augura che il nuovo Governo e il Parlamento cancellino la legge Del Rio, che ha reso le provincie enti di secondo livello e si torni al ruolo precedente.

«Questo vale soprattutto per la Provincia di Brescia, che ha un territorio vasto con più di un milione di abitanti. Il mio auspicio è che si torni all’assetto pre-riforma, con l’elezione del consiglio e del presidente da parte dei cittadini».