Conferenza tecnica sulla depurazione del Garda

Si è tenuta sabato scorso, 13 maggio, presso l'Abbazia di Maguzzano, a Lonato del Garda, una conferenza tecnica sulla depurazione del lago di Garda, promossa dalla Federazione del Chiese.

Relatore era l’ing. Pieraimondo Cappella, di Gorizia, esperto di ingegneria sanitaria (fognature e trattamenti delle acque).

«Con questa Conferenza tecnica all’Abbazia di Maguzzano – precisa il presidente della Federazione, Gianluca Bordiga – abbiamo voluto illustrare i dati tecnici sulle possibilità di adeguamento e potenziamento della rete fognaria e depurativa gardesana che finora mai sono stati illustrati pubblicamente con l’approfondimento e la trasparenza che ne abbiamo dato».

«E lo abbiamo fatto senza alcuna presunzione ma con la convinzione che ogni ambito territoriale non possa mai eludere il proprio compito primario, appunto, di realizzare e adeguare alle normative le cd. opere primarie, e non addossarle ad altri ambiti territoriali per adeguarle alle normative, come invece stanno cercando di fare con quel tentativo di trasferire nel Chiese la depurazione della sponda occidentale del Lago di Garda».

«Finora, ciò che è emerso nel caso di cui abbiamo trattato con questa Conferenza tecnica è una intenzione progettuale secondo una logica innaturale e assurda, che ha caratteristiche anche di prepotenza nel considerare un ambito territoriale, ovvero i suoi abitanti, subalterno a un altro; una intenzionalità prepotente, senza alcun dubbio, che rende legittime le energiche azioni in difesa dell’ambito territoriale trovatosi ad essere considerato un subalterno».

«Ed emerge, in questa battaglia, politica e legale che è solo all’inizio, che la popolazione gardesana è soprattutto all’oscuro dei motivi reali di questa assurda situazione in cui si trova attualmente, che potrebbe trascinarsi per alcuni decenni, mettendo sì a rischio lo stato di salute del patrimonio ambientale del Lago di Garda».

Per questo, conclude Bordiga, «la Federazione del Chiese vuole dare pubblicamente un contributo tutt’altro che banale sulla tematica, confidando che ogni Autorità competente, come ogni cittadino gardesano e ogni imprenditore dell’importantissimo settore turistico che vedrà questo nostro contributo tecnico, curato personalmente dall’espertissimo ing. Pieraimondo Cappella, si convinca che la strada maestra è quella di fare in modo che il Lago di Garda sappia divenire un esempio internazionale in merito alla gestione dei reflui fognari, anziché un maledetto problema, un possibile maledetto e perenne danno per le aree limitrofe».

Nello studio dell’ing. Cappella (che travate in allegato), viene fatta un’analisi della situazione attuale del sistema fognario, vengono analizzate le condotte sublacuali e vengono tracciate delle ipotesi di intervento nelle varie zone del lago, elencando le opere e i costi di massima dei lavori.
Per lo studio la soluzione migliore è quella di potenziare il depuratore di Peschiera, unico recettore delle fogne di Comuni gardesani.
Per gli interventi sulla sponda bresciana sarebbe previsto un costo di 276 milioni di euro.