Proclamate le «reginette» degli alpeggi

Delle 162 bovine complessivamente a confronto alla Rassegna zootecnica di Roncone, quattro le “reginette “già acclamate in giornata mentre le restanti due, razze Bruna e Frisona, la loro investitura (più complessa, dovuta anche al maggior numero di capi presenti e non solo iscritti a catalogo) sarà espletata nel corso della tarda serata.

Per la razza Rendena sul podio più alto è stata eletta la bovina Iglesias, di Luca Radoani di Condino, mentre per la Pezzata Rossa l’animale capo fila è risultato Walduris, riconducibile all’allevatore di Nilo Pelanda di Brione.

Su giudizi e commenti ha prevalere sicuramente quello del presidente dell’Unione Valle del Chiese Antonello Ferrari. “Restano i timori legati alla presenza in loco di orsi, lupi e cinghiali che non è affatto marginale per gente come noi che ha stalle e aziende zootecniche a volte esposte ad imprevisti”.

A transitare tra i ring molti politici e rappresentanti istituzionali, visto che tra un mese in Trentino ci sarà la corsa al voto in vista delle Regionali di ottobre.

Dario Tonietto, bolzanino ed esperto della Pezzata Rossa, parla “di ottimo stato di forma di quelli animali, in parte attribuibile anche ad una buona presenza in malga delle stesse bestie da poco rientrate dall’alpeggio”.

Bruno Chincarini, originario di Malcesine, ma con azienda in Valle di Gresta e giudice delle Brune, avverte: “Le prime manze selezionate sono risultate tutte quante di qualità e con uno stato di forma che in effetti sta al momento facendo la differenza e anche in questo caso con buoni meriti relativi all’alpeggio”.

Poi è la volta del torinese Guido Oitana, selezionatore delle Frisone: “Ho riscontrato qualche differenza tra i diversi animali, ma anche una completezza per quanto concerne la groppa che è tra le parti solitamente più in vista della bovina”.

“Complessivamente do un giudizio positivo per quanto concerne le 16 vacche di razza Rendena presenti alla rassegna”, ribatte per ultimo il giovane esperto di razza Riccardo Marchioro.