Eccidio di Cesane

Una manifestazione che però ha dovuto subire una leggera rimodulazione del programma all’aria aperta - con omaggio al monumento che ricorda i 10 partigiani trucidati dalle Camicie Nere e alzabandiera sulle note scandite dalla Banda di Barghe - per trasferire al coperto i discorsi ufficiali grazie alla disponibilità di don Alberto Cabras.

Nella chiesetta di Cesane dunque  - prima della Messa celebrata dal vicario episcopale mons. Leonardo Farina - gli interventi del sindaco Massimo Mattei che ha fatto gli onori di casa e del sindaco di Barghe Giov Battista Guerra in rappresentanza della Comunità Montana di Valle Sabbia, e del direttore del Giornale di Brescia (ne riferiamo a parte), Nunzia Vallini, chiamata a pronunciare il discorso ufficiale.

Nunzia Vallini si è soffermata sul l’onere della narrazione delle pagine più difficili della Resistenza italiana, che diventa sempre più pressante man mano ci si allontana dai fatti.

Particolarmente toccanti e apprezzate dai presenti le letture dei pensieri dei bambini e dei ragazzi di Provaglio, che hanno sintetizzato - con frasi di dolore ma anche di speranza - le loro riflessioni a margine del lavoro svolto a scuola sull’eccidio dei 10 ragazzi della 7a Brigata Matteotti.

Fra i presenti i rappresentanti provinciali di Anpi e Fiamme Verdi ed alcuni sindaci della Valle Sabbia.

I dieci giovani trucidati si chiamavano Amilcare Baronchelli, Arnoldo Bellini, Angelo Bruno Cocca, Luigi Cocca, Teodoro Copponi, Alfredo Poli, Pierre Lanoy (belga), Gaetano Resa, Ferruccio Vignoli e Domenico Signori.

I loro nomi sono scolpiti a Cesane sulla pietra, a monito di ciò che non deve succedere mai più.