22 Luglio 2012, 08.46
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Lettere

ÂŤL'8% decide per il 92%Âť

Egregio Sig. Direttore, chiedo ospitalitŕ sul Suo giornale per aver modo di rivolgere ai Sindaci di Bagolino e Lavenone quelle domande in merito al "Futuro del Lago d'Idro"...

 
Domande che avrei voluto esporre loro venerdì 13 luglio a Ponte Caffaro in un pubblico incontro intitolato “Più chiarezza e trasparenza sulle questioni del lago”, incontro al quale essi erano stati invitati.
Domande che - data la loro assenza - mi sono rimaste nel taccuino.
 
Le mie domande si riferiscono all’Accordo di Programma 2008 con il quale 4 Sindaci hanno firmato per realizzare una seconda traversa e una terza galleria alla base del Lago in modo da determinare un’escursione di 3,25 m e uno svaso possibile di 10 metri: in pratica una diga.
Esse prendono spunto da una lettera al Direttore di un giornale online valsabbino pubblicata in data 21 marzo 2012, intitolata “Le precisazioni dei firmatari” scritta dai Sindaci firmatari dell’AdP 5/8/ 2008, Sigg. Bonardelli, Salvaterra, Melzani (per Scalvini) e Zambelli.
Da essa riporto testualmente in corsivo virgolettato l’elenco delle principali “grandi conquiste” così denominate e descritte dai Sindaci firmatari, ciascuna seguita dalla mia domanda, oggi qui rivolta ai Sigg. Dagani (e/o il delegato per il lago Melzani) e Zambelli.
 
Sigg. Sindaci, voi avete dichiarato 4 mesi fa di avere con le vostre firme “conquistato”:
 
1) “le nuove opere (galleria e traversa) impostate alla quota dell’incile naturale”. In realtà la nuova galleria sarà impostata a quota 359,50 m (ben 7,70 metri al disotto dell’incile) e la nuova traversa sì a quota 367 m, ma con una sua parte più bassa (savanella) - per rispettare la legge sul Deflusso Minimo Vitale senza sprecare acqua - posta a quota 365,45 m (1,75 m al di sotto dell’incile). Domando: “dov’è finita la conclamata conquista del rispetto di quota 367,20 m”?
 
2) “la conferma dell’escursione dei livelli regolata tra il 367,20 e il 368,50 … non può non rappresentare un dato di fatto imprescindibile quando si dovrà andare a negoziare la nuova regola”. In verità l’escursione di 1,30 è inevitabile in assenza delle nuove opere: più che una “conquista” è per ora solo un “obbligo tecnico”. La certezza invece è che le opere sono progettate per “garantire il Regolamento di Gestione del 2002 che prevede 3,25 m di escursione” (citazione dal progetto).
Domando: “dov’è finita la conclamata conquista di 1,30 m”?
 
3) “costruzione della nuova galleria, che sostituirà quella esistente, con stramazzo davanti a quota 367,20 m. …, dovrà essere utilizzata esclusivamente in caso di emergenza di protezione civile (es. crollo paleofrana e controllo delle piene), … (artic.3 dell’Accordo di Programma)”.
Lo stramazzo NON verrà realizzato, è notizia certa dal maggio di quest’anno, e ciò comporterà una possibile escursione fino a più di 10 metri! Che nell’accordo si dichiari l’uso esclusivo della galleria per emergenza di protezione civile non vale nulla, dal momento che l’ultima riga di tale accordo recita: “il presente accordo terminerà al completamento delle opere ivi previste”.
Ricordo per inciso che al Deflusso Minimo Vitale si può derogare per motivi di pubblica necessità idrica. Quindi domando: “dov’è finita la così ampiamente conclamata conquista dello stramazzo”?
 
4) “costituzione di un Ente Gestore del Lago con la partecipazione dei Comuni lacustri”. Tutto tace a proposito.
Attualmente Regione Lombardia concede la gestione di fatto a “Società Lago d’Idro”: quindi un consorzio irriguo che su concessione di un ente pubblico gestisce un bene pubblico. Sic!
Attendiamo sviluppi, dal 1987: 25 anni! Domando: “dov’è la conquista di partecipare alla gestione del lago”?
 
5) “messa in sicurezza della paleofrana”. Nulla all’orizzonte, siamo ancora in attesa del termine degli studi sulla sua pericolosità. Fa riflettere il fatto che TUTTO questo “progetto di messa in sicurezza” si basi sull’ “aggiramento del pericolo paleofrana”, quando lo studio su tale pericolosità si concluderà a fine 2012!! Domando: “dov’è la conquista di liberarci da questo supposto pericolo ANCHE per la viabilità”?
 
6) “costituzione di un Comprensorio del Lago d’Idro”. Nulla mi risulta in proposito, anzi i Comuni sono drammaticamente divisi.
Domando: “dov’è finita la conquista di un Comprensorio del Lago”?
 
7) “erogazione, da parte della Regione Lombardia, di 10 milioni e 250 mila euro per la valorizzazione del territorio”.
Le nuove Amministrazioni di Idro (2009) e Anfo (2011), il cui programma elettorale contemplava il “Rispetto del Lago” e quindi l’ovvia richiesta di modifiche all’AdP, sono state messe da Regione Lombardia di fronte alla scelta: o il rispetto della parola data ai loro elettori oppure i soldi.
Entrambe hanno scelto di rispettare il voto dei cittadini. Voi Sindaci di Bagolino e Lavenone avete invece promesso ai Vostri cittadini il rispetto di tutti questi punti, di TUTTE queste “conquiste”.
 
Ebbene, Signori Sindaci Dagani e Zambelli, la mia ultima richiesta è questa: “di tutte le grandi conquiste conclamate Voi avete ottenuto SOLO I VOSTRI SOLDI.
In cambio SOLO di qualche effimera miglioria nei Vostri due paesi, Voi continuate a sostenere il progetto – persino così difforme e pure peggiorativo rispetto a quello sottoscritto - di ridurre il Lago d’Idro a diga per gli altrui liberi utilizzi idroelettrici ed irrigui (3,25 m, in deroga fino a 10 m).
Auspico siate consci che i Comuni da Voi rappresentati hanno pertinenza sul Lago solamente per l’8 % di rive (Bagolino) e per lo zero % (Lavenone).
 
I Comuni con ben il 92 % di coste (Idro, Anfo e Bondone) hanno tutto il diritto – e Voi il dovere - di essere ascoltati e di dialogare con Voi per “MIGLIORARE il Futuro del LAGO d’Idro”.
Vi chiedo quindi infine di aprirVi al DIALOGO sul territorio lacustre e di riflettere IN TEMPO sulla ricaduta futura che le Vostre attuali decisioni avranno sull’ambiente del Lago d’Idro e sulla vita dei suoi abitanti.”
Grazie. Distinti saluti.

Elena Bini
Vicepresidente Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia


Commenti:
ID21978 - 22/07/2012 10:30:42 - (Aldo Vaglia) -

Senza intenzione di interpretare nessuno, ma come libero cittadino interessato alle sorti del lago provo a rispondere alle sue 7 domande. 1) Le opere di messa in sicurezza del lago prevedono una galleria che bypassi la frana e che possa contenere evetuali piene comprese le rotture di dighe a monte del lago. Non si puo' pensare di contenere 70 milioni di metri cubi d'aqua con un lago pieno, non servono grandi esperti per capirlo , basta la logica. E' pertanto inevitabile che la galleria debba essere costriuta sotto il pelo d'acqua e abbia la possibilita' di abbassare i livelli nel piu' breve tempo possibile. 2) La regola non ha alcun rapporto con le opere e' esclusivamente una questione politica, un contratto tra lacustri e utilizzatori. 3) La galleria e' tecnicamente costruita per servire solo in caso di necessita' per abbassare i livelli del lago in modo rapido, inadatta ad un costante e limitato rilascio di acque nel tempo. Lo stramazzo e' un "nonsense". 4) Anche la costituzione del

ID21979 - 22/07/2012 10:49:06 - (Aldo Vaglia) -

dell'ente gestore e' una questione politica. Non si mettono d'accordo nemmeno sull'applicazione della legge sui comuni al di sotto dei mille abitanti dubito che trovino accordi dove c'e' di mezzo il denaro. Questo non puo' essere addebitato ai comuni, ma alla politica in generale. 5) Messa in sicurezza della paleofrana: e' un intervento tecnico piuttosto costoso e complicato, nemmeno la sua asportazione potrebbe garantire risultati stabili il fronte della frana potrebbe solo essere spostato creando forse maggiori pericoli. Dal punto di vista tecnico un progetto di fine 800 prevedeva la costruzione di un tunnel. La strada e' ad un livello piu' alto della frana e non verrebbe direttamente coinvolta dallo smottamento lo sarebbe solo in seguito se non venisse costruita la galleria. 6) Costruzione comprensorio del lago, altro argomento di tipo politico che nulla ha a che vedere con le opere. 7) I soldi: danni e sacrifici debbono essere ricompensati.

ID21980 - 22/07/2012 11:13:26 - (sorech) - La tecnica al di sopra delle parti? Non credo!

Da libero cittadino interesato alle sorti del lago e con una preparazione tecnica minima, credo che le scelte fatte siano essenzialmente di genere speculativo: Mi rendo conto di assumere una posizione ideologica, ma lo stesso vale per gli altri. Non credo nella tecnica al di sopra delle parti. Immaginare situazioni apocalittiche (crollo di dighe, alluvioni gigantesche) per rifilarci di fatto una regimentazione delle acque per il loro utilizzo a valle, lo trovo vergognoso ed ancora più vergognoso trovo che questo avvenga con l'avvallo di una minoranza di fatto sia in termini di uperficie che di popolazione. Il nodo della questione lo vedo nella destinazione finale del lago e delle sue acque. Oggi come nei decenni passati

ID21981 - 22/07/2012 11:19:36 - (maurizio) - Un pò di chiarezza

Vaglia scrive... "La regola non ha alcun rapporto con le opere e' esclusivamente una questione politica, un contratto tra lacustri e utilizzatori"....Ma quando mai ... le opere sono progettate per recuperare e disporre di prelievi che non potevano essere garantiti in passato per le limitazione di sicurezza e per il rilascio del dmv. Che poi questi siano un contratto tra lacustri e utilizzatoti... altra fanfaronata visto che è stato scritto e affermato dai lacustri che la regola era scritta nell'accordo 2008 ma cosi non è. Ma quello che chiedo è questo con il lago eutrofizzato riprestinare un prelievo triplo degli altri laghi che hanno interventi e programmi di recupero cosa che noi non abbiamo TUTELA O NO IL LAGO.Da anni l'ecursione ridotta non ha pregiudicato l'esistenza delle aziende l'agricole ma ridurre i livelli di prelievo può salvare l'ecosistema lago d'Idro. Per non pagare l'acqua al trentino si uccide il lago.

ID21983 - 22/07/2012 11:28:09 - (maurizio) - comunicato

ACQUA PER L'AGRICOLTURA - "Ci sono da tempo colloqui in corso con la Provincia autonoma di Trento e con la sua società, la Hde - ha detto l'assessore -, affinché questa rilasci acqua dai suoi laghi alpini a monte del Lago d'Idro. Il problema sta nel fatto che, per questi volumi d'acqua, da Trento, chiedono circa 2 milioni di euro". "E' assurdo - ha tuonato Belotti -, e sarebbe un precedente gravissimo, che chi sta a monte chieda di far pagare l'acqua per l'agricoltura a valle, per di più in un periodo non vantaggioso per la produzione di energia elettrica. Una vera e propria 'gabella'". "Se la trattativa tra la Lombardia e la Provincia trentina non andasse in porto - ha poi sottolineato Belotti - non esiteremmo un attimo a sollevare la questione in sede ministeriale".

ID21986 - 22/07/2012 12:27:35 - (mik69ca) - Apriamo gli occhi

Ottimo articolo per aiutare ad Aprire gli occhi. Grazie. Per Aldo Vaglia molti dei punti sono giustamente politici. Ma gli italiani ed in particolare gli abitanti del lago quando impareranno a votare? Altrimenti non c'è via di uscita. Le divisioni viste in questi anni fanno il gioco degli interessi sull'acqua. Tutti poi dimenticano una cosa. Nel futuro l'acqua avrà un'importanza anche soddisfare i bisogni elementari dell'uomo. Sulle compensazioni, la cosa è veramente assurda. Puzza molto di compravendita. Scusate un ente come la regione dovrebbe dare i soldi relativi alle compensanzioni per un progetto comune tra tutti gli enti locali e non finanziamenti a pioggia senza criterio come è accaduto. Scusatemi ma lavenone che cosa deve compensare? Se compensano lavenone devono compensare mezza valle sabbia. Altra cosa interessante se l'accordo fosse trasparente la prima cosa da fare non sono le compensazioni ma creare l'ente gestore del lago.

ID21988 - 22/07/2012 12:38:58 - (mik69ca) -

In qualsiasi parte del mondo prima si costruisce la società poi si procede a vedere bilanci ecc. Altro spunto ma scusate il problema dell'acqua in molti parti del mondo viene risolto costruendo degli invasi artificiali dove raccogliere l'acqua nei periodi di abbondanza ed utilizzarli quando serve. Ma scusate perchè in Italia non si può fare? Come mai questi fenomeni della regione non pensano di costruire alcuni bacini in pianura? Altra componente che nessuno ricorda tipica italiana e lombarda. Quanta acqua viene sprecata a causa di canali non idonei o obsoleti prima che arrivi nei campi degli agricoltori. Ovviamente sulle centrali elettriche c'è poco da fare l'acqua deve essere continua. Non c'è soluzione però anche in questo caso bisognerebbe studiare metodi per non sprecarla e pompe per riportarla a monte nelle ore notturne. Ma su invasi artificiali e non nel lago. In tutta questa faccenda manca la progettualità e manca condivisione

ID21989 - 22/07/2012 12:45:02 - (mik69ca) -

con i cittadini e le forse politiche locali e della valle. Per questo magari sbagliandomi, la solita gabola all'italiana. Io non credo che in regione non ci siano tecnici che non siano in grado di proporre un progetto che tuteli il lago e salvi gli interessi di agricoltori e produttori di energia elettrica. In regione ci sono tecnici che fanno cosa i politici gli chiedono di analizzare nel raggiungimento di un obiettivo che è quello di far soldi e non di tutelare un lago che dovrebbe essere patrimonio per le generazioni future. Oggi, la tecnologia ci permette di salvarlo e proteggerlo da tutti i rischi che conosciamo ma dobbiamo aprire gli occhi la nostra mente. Non è solo sul lago che bisogna intervernire ma su tutta la valle in modo da tutelare le varie attività produttive che da quest'acqua ne traggono vita. Spero di essermi spiegato.

ID21990 - 22/07/2012 13:29:38 - (Aldo Vaglia) -

Cosa si puo' rispondere a Sorech che accusa di catastrofismo ogni intervento di prevenzione e pensa che la tecnica serva solo particolari interessi, o a Maurizio e ai suoi interventi contradditori, generici e prevenuti, se non: speriamo che abbiate ragione.

ID21991 - 22/07/2012 13:58:47 - (amilcare59) -

sig. mik69ca lei si chiede cosa deve compensare Lavenone? secondo lei il materiale di risulta della costruenda galleria dove fuoriesce? Ad Anfo forse? Dove sara' smaltito se non in loco? A meno che non si vogliano adeguare le strade secondarie e le vie del paese per il transito di veicoli pesanti e portare il materiale in discarica (forse a Sabbio Chiese?). Piuttosto da a pensare la fretta del sindaco di Lavenone per ultimare le opere entro la fine del suo mandato demandando ai posteri i problemi inerenti e susseguenti la costruzione dell'opera.

ID21992 - 22/07/2012 13:59:34 - (sorech) -

Quello che volevo mettere in evidenza è il guisto livello di prevenzione: una corretta prevenzione non può tenere conto di ogni evento. Gli eventi estremi non si devono considerare alla stregua dei più comuni. Anche in ambito medico una corretta prevenzione si limita agli eventi più probabili al soggetto non a quelli più remoti. Questo sia per la qualità della vita del soggetto sia per evitare una dispendiosa gestione della sua salute (ovviamente chi su questa fa profitti leciti o illeciti vorrebbe aumentare i livelli di prevenzione all'eccesso). Oggi come oggi i problemi del lago non sono legati ad ipotetche piene dovute a eventi eccezionali ma alla sua corretta gestione, al miglioramneto della qualità delle acque e degli ambienti. Se si partisse da questo allora si che si potrebbe non pensar male.

ID21994 - 22/07/2012 15:06:30 - (maurizio) - bravo

Devo dire che è da molto tempo che leggo del lago ma caro sorech tu hai centrato e descritto molto bene la situazione che abbiamo di fronte... vorremmo non pensar male

ID21995 - 22/07/2012 16:01:37 - (Aldo Vaglia) -

E' proprio come sostiene sorech e come appoggia Maurizio. In italia si fa prevenzione sia per le catastrofi ambientali ( vedi le ultime Liguria, Toscana, Sicilia) che in ambito medico.

ID21997 - 22/07/2012 17:04:53 - (amilcare59) -

Concesso che il nuovo accordo sia stato in qualche modo sollecitato dai comuni di Bagolino e Lavenone per portare a casa le opere di compensazione, mi chiedo se la Regione abbia bisogno o meno dell'avvallo dei comuni lacustri per eseguire le opere per la sicurezza (o presunta tale) del lago. Dalla risposta a questa semplice domanda possono cambiare molti scenari sulla complessa querelle del lago.

ID21999 - 22/07/2012 17:50:49 - (Denis66) - Il Lago...

Anni fa ricordo che avevo firmato per"Salviamo il Lago" ricordo bandiere in parecchi comuni sia del Lago che nonSe dovessi tornare indietro ci penserei, mettere la mia firma a disposizione ad una ( ex ??) associazione a difesa del lagoPenso a Bagolino che di Caffaro se n'è in gran parte fregato, e continua,spiaggia puzzolente di fogna, che quando si abbassava il livello si vedevano i tubi dove usciva M...a.Non ricordo di aver sentito parlare del depuratore iniziato e mai finito PerchéLavenone non penso sia giusto che debba prendere così tanto denaro, certo che abbia firmato, lo avrebbe fatto con qualunque accordo tanto a loro, come comune fa comodo un grande i grezzo di denaro, dopo quello delle centraline di Presegno , che dire veri OpportunistiI comuni lacustri per il lago hanno fatto negli anni trascorsi veramente poco per tenere il lago e i turisti , ora tutti si inalberano a Difesa, non del Lago ma di proprie ide da portare avanti a tutti i costi con grande

ID22000 - 22/07/2012 17:57:54 - (Denis66) - .....

del Lago non gliene frega niente ma ne guadagna vedendo tutto questo tram tram che ormai è scoppiato Pensate che tutto questo " casino" tra Comuni sarebbe successo se non ci fossero stati tutti questi milioni in Ballo????Tutto questo scritto da una persona che sino a a qualche anno fa assiduo frequentatore del Lago specialmente come pescatore.......veramente uno squallore il Lago da qualunque posto lo guardi sembra veramente una Diga... ciao

ID22001 - 22/07/2012 18:21:32 - (Lib) - Bravo vaglia

Quello che tu continui a dire e vero!!!!Va detto che x la qualità delle acque nessun comune ha fatto nulla anzi meno del nulla ... Ciclabile annullata e conseguente prolungamento del collettore. Tratto da Idro a Anfo ????? Chi Sto arrivando! Qualcosa x favore lo dica .... Idro lavori fermi anzi mai partiti il PUA ??? Bha il parco giochi sfasciato pero si spendono euri x un triatlon che portano gente x una giornata e poi ???? Deserto assoluto. Il bello poi che quelli che hanno fatto ricorso x la ciclabile dono gli stessi che hanno casa in riva al lago .... Ma di questo va bene. Hanno fatto bene chi ha l8% e lo zero ad andare avanti almeno loro qualcosa lo hanno ottenuto mentre Anfo?? A già Rocca chiusa e Idro ...: nulla

ID22006 - 22/07/2012 23:15:04 - (mik69ca) -

Sig amilcare59, sono d'accordo con lei. Ma allora mezza valle sabbia deve essere compensata. COsa crede che gli altri paesi non avranno problemi? Pensi al via vai di camion, di lavoratori etc sulla strada da nozza a Idro. Chi paga i ritardi della viabilità che verranno causati a tutti. 10 minuti al giorno per x anni per n abitanti fanno giorni uomo che nessuno pagherà mai. Senza contare le strade sfasciate a causa del peso degli automezzi, etc etc etc. CHi paga?

ID22007 - 23/07/2012 08:18:08 - (silvius) -

qui rispondono tutti furoch gli interpellati. Ma quanti specialisti del lago abbiamo.Ma intanto la parte del leone la fa chi il lago sfrutta, come sempre , come ovunque.I sindaci sono comunque stati eletti, magari imbonendo la gente di false promesse.Il loro livello culturale, la loro capacit, purch di basso livello rappresentano lo stesso livello dei loro concittadini. Meditate gente, meditate.....P.S. oltre alle acque del lago: semba che a Idro terreni acquistati come verde abbiano cambiato destinazione cambiando proprietario........chi sar?

ID22010 - 23/07/2012 14:51:17 - (Aldo Vaglia) - Per non dimenticare

1923- La diga del Gleno crolla causando oltre 500 vittime nei comuni della val di Scalve e della val Camonica. 1935- Disastro di Molare ( Alessandria) la diga principale resistette all'evento alluvionale, lo sbarramento secondario che presentava zone di permeabilita' elevata cedette, la valvola a campana dello scarico di fondo si blocco', oltre 30 milioni di metri cubi di acqua causarono la morte di 111 persone. 1959- Malpesset (Frejus) A causa delle intense precipitazioni il livello del lago cresce velocemente. Sulla sponda destra compaiono degli stillicidi che si faranno sempre piu' copiosi, la diga staccatasi dalla roccia crolla improvvisamente, oltre 50 milioni di metri cubi d'acqua causano la morte di 423 persone. 1963- Il Vajont una frana e un'onda spaventosa hanno generato un disastro che non ha paragoni nella storia dell'uomo muoiono oltre 2000 persone. 1985- val di Stava. La catastrofe si verifica il 19 luglio del 1985 provocando la morte di 268 persone.

ID22011 - 23/07/2012 15:06:05 - (Aldo Vaglia) -

Tralasciando terremoti, smottamenti franosi, alluvioni, e' solo il caso di ricordare, a chi ci accusa di catastrofismo o peggio ancora di essere delle cassandre, che la prevenzione non solo salva le persone, ma e' anche un investimento economico. ( Altri e ben conosciuti sono gli sprechi). " Nessuno puo' sentirsi responsabile solo per se stesso; ciascuno deve sentirsi, come e', responsabile dei problemi e delle difficolta' degli altri. Di tutti gli altri" " Il livello di sviluppo raggiunto ci impone il dovere di far crescere insieme a noi una societa' che non sia una sola catena di separatezze" Con queste parole si istituisce la protezione civile.

ID22013 - 23/07/2012 16:59:06 - (silvius) -

MA QUALCUNO HA VISTO LA DIFFERENZA FRA IL VAJONT E IDRO?E' COME LE EVERGLADES E LA PAL.

ID22014 - 23/07/2012 17:03:03 - (Lib) - Braooooo silvius

Prima la sicurezza poi tutto il resto ....

ID22017 - 23/07/2012 22:45:17 - (amilcare59) -

Non capisco francamente perche' l'8% abbia solo doveri e il 92% solo diritti. Bagolino e Lavenone hanno mantenuto la coerenza con la firma dell'Adp 2008. Ad Idro ed Anfo le nuove amministrazioni comunali hanno cambiato la linea programmatica e per loro non va piu' bene l'Adp. Cosa c'e' di cosi' strano? Sono scelte figlie delle pressioni interne. A Lavenone non ce ne sono e a Bagolino capoluogo neppure. A Ponte Caffaro si sta muovendo qualcosa, ma il peso politico e numerico e' irrisorio rispetto al capoluogo bagosso. Certo che sventolare il cartello dei 370 m a Ponte Caffaro con cantine allagate e via discorrendo mi e' sembrato quantomeno eccessivo per il fronte del no.

ID22018 - 23/07/2012 23:20:27 - (amilcare59) - per Denis66

E' ovvio che in tanti, io e lei compresi, abbiamo votato quella petizione. Mi dica come potevamo esimerci, passando davanti al gazebo e, alla domanda "Salviamo il Lago" rispondere di no. Ci mancherebbe. Per quanto riguarda il comune di Lavenone non concordo con lei. Il Sindaco ha sempre appoggiato le iniziative dei tre colleghi DEL LAGO. Quando il fronte comune era per il No alla terza galleria, non ha esitato a bloccare i carotaggi dei tecnici regionali sul proprio territorio. Quando i tre sindaci DEL LAGO hanno cambiato atteggiamento, e' riuscito, con notevoli difficolta', ad ottenere dalla Regione una sorta di indennizzo per i disagi che saranno cagionati dalla costruzione delle opere. Sempre in accordo con i tre sindaci DEL LAGO ha firmato l'Adp. Ora, dopo quattro anni di trattative e controtrattative, di mosse e contromosse, deve rinunciare alle opere compensative? Si metta nei suoi panni e, ne sono certo, avrebbe tratto le identiche conclusioni.

ID22021 - 24/07/2012 08:35:40 - (Elena Bini) - vorrei fare due precisazioni x non essere fraintesa:

1) Nessuno nega la messa in sicurezza del territorio, si chiede che non venga agganciata alla regola che ancora non c e. Un esempio x capirsi: l alveo del fiume viene scavato PER far uscire acqua a 366,75 e cosi ottenere 3,25 di escursione, E NON PER la sicurezza. Piu lineare sarebbe fare prima la regola, che si attende da 25 anni. 2) A proposito dei Sindaci firmatari era mia intenzione sottolineare che NON hanno ottenuto cio che avevano creduto e dichiarato di firmare (1,30, quota 367,20, stramazzo, ente gestore, ecc. ecc.). Due Comuni l hanno capito per tempo e chiedono correzioni, ma finora invano poiche gli altri due Comuni portano comunque avanti queste opere ANCHE SE MOLTO diverse da quanto firmato. Nella lettera ho quindi inteso chiedere: non dovrebbero i Comuni di Bagolino e Lavenone rendere conto del cambio di programma, cosi macroscopico e cosi penalizzante per il Lago?

ID22024 - 24/07/2012 15:34:08 - (Ruppy) - X Elena Bini

Scusi signora Bini ma se Lei e' al corrente di queste variazioni "macroscopiche", come le definisce lei, significa che i comuni di Lavenone e Bagolino stanno lavorando alla luce del giorno... o sbaglio?

ID22040 - 24/07/2012 20:29:51 - (Elena Bini) - Sig. Ruppy

no, significa che leggo i documenti, in particolare quelli prodotti per obbligo di legge dalla ditta che ha progettato le opere al fine di consentire al Ministero dell Ambiente di valutare l impatto ambientale delle opere, dato che esse non sono dettate da emergenza e sono fortemente invasive su un territorio oltretutto tutelato dal punto di vista ambientale. Forse non le e chiaro: sto attendendo alcune risposte da 4 anni, ora ne ho aggiunte altre. Finora mi e stato solo detto, 4 anni fa, di non preoccuparmi e di fidarmi. Lei la chiama luce del giorno?

ID22046 - 25/07/2012 00:44:39 - (Lib) - X Bini

E continua a fidarti visto che sono rimasti solo loro idro ed anfo hanno fallito su tutti i fronti comitati inclusi. Pultroppo ... Se aspetti risposte da loro mi sa che le aspetterai x tanto ma tanto tempo. Ciao Bini

ID22058 - 26/07/2012 12:32:54 - (Ruppy) - X Bini

Quindi se ha potuto leggerle significa che sono a disposizione di chiunque volesse interessarsi al discorso giusto? Chiudendo il discorso ritengo che anche la maggioranza aspetta da molto piu' di quattro anni soluzioni alternative dalle varie minoranze ma non e' mai emerso nulla di concreto anzi... dico da molto piu' di 4 anni perche' come lei stessa ha detto segue il problema da moltissimi anni.

ID22060 - 26/07/2012 14:10:50 - (Elena Bini) - so che la questione

e complessa, forse mi sono spiegata male. Le risposte dei firmatari alle domande che ho posto nella mia lettera NON sono contenute nei documenti che sono stati messi a a disposizione di chiunque per obbligo di legge (Valutazione di Impatto Ambientale). Dai documenti - non dai firmatari - ho avuto riscontro di tutto cio che i Sindaci del lago firmatari NON hanno portato a casa, benche promesso fino a 4 mesi fa. Promesso a tutti gli abitanti del lago. Tutti avrebbero diritto alle risposte al PERCHE ancora Bagolino e Lavenone firmano se non ha ottenuto NULLA di quanto promesso PER IL LAGO. Questo si chiede. A questo non c e risposta nei documenti, ma solo nell agire di singoli pubblici rappresentanti.

ID22073 - 27/07/2012 12:23:34 - (Ruppy) - X Sig.ra Bini

Che non hanno portato a casa NULLA di quello prestabilito lo dice lei, i fatti sono altri.

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18/04/2024

Innovazione e design made in Valle Sabbia

Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatĂ  valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design

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16/04/2024

Torna Sulle Ali della LibertĂ 

Per la giornata del 25 aprile torna l'iniziativa proposta da Cogess presso la Fattoria La Mirtilla di Idro

11/04/2024

Ciclopedonale Eridio, lavori al primo lotto

C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati

09/04/2024

Riammessi i camper tra Vantone e Vesta

Il Tar ha accolto il ricorso del Coordinamento Camperisti contro l'ordinanza del Comune di Idro del luglio 2022, considerata “immotivatamente discriminatoria”

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09/04/2024

Chiuso per manutenzione straordinaria il ponte sulla Sp58

Il ponte di Idro, soggetto da mesi ad una serie di lavori, verrĂ  chiuso temporaneamente nella serata di domani, mercoledĂŹ 10 aprile

09/04/2024

Non ce l'ha fatta

È morto in ospedale l’escursionista trentenne di Orzinuovi precipitato dalla ferrata Crench, sopra il lago d'Idro, nel pomeriggio di domenica

08/04/2024

Due incidenti in montagna

Soccorso alpino della Valle Sabbia in azione nel pomeriggio di ieri per recuperare due persone scivolate sulle ferrate e sui sentieri del lago d’Idro. Grave un escursionista di Orzinuovi

05/04/2024

Un lago bello alto

Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare

02/04/2024

Strage di rospi sulla strada per Vesta

Centinaia quelli schiacciati da automobilisti poco sensibili all'ambiente