Salvato dalla moglie e dal farmacista

Lo spavento non ha fatto venire meno la prontezza di riflessi da parte della moglie e del farmacista: l’una è corsa a recuperare i farmaci specifici che teneva a portata di mano, l’altro ha attraversato la strada per iniettare salvifiche dosi di adrenalina.

Se così non fosse stato, anche a Idro ieri avremmo assistito ad una tragedia come quella avvenuta nei giorni scorsi a Capriolo, dove un uomo di 68 anni è morto in seguito alla puntura di un insetto mentre con la moglie stava passeggiando in riva all’Oglio.

Ma andiamo con ordine.
Tutto è successo in un attimo all’interno del minimarket che apre i battenti sulla centralissima via Trento, alla Pieve di idro.
Erano da poco passate le 9:30 e l’uomo, il 39enne titolare dell’esercizio commerciale, si trovava in quel momento dietro al bancone della cassa.

«Ho giusto sentito “mi ha punto” che sono scattata per aiutarlo» ci ha raccontato la moglie, che in quel momento per fortuna era a pochi passi di distanza.
L’uomo era già stato soccorso ed era in volo sull’elicottero, lei comunque non riusciva a smettere di singhiozzare: «Non l’ho mai visto così, temevo questa volta di perderlo» arrivando a calmarsi solo quando ha saputo che l’iniziale codice rosso con cui era scattata l’emergenza era stato derubricato in giallo.

«So bene della sua allergia per le punture degli insetti e in questo caso sarebbe stata una vespa, non è certo la prima volta che succede» aggiunge.

Col pianto stava scaricando anche la forte tensione accumulata negli attimi in cui ha dovuto darsi da fare e velocemente, recuperando i farmaci salvavita che tiene sempre a portata di mano: antistaminici, cortisonici...: «Questa volta però sembravano non bastare a fare in modo che si riprendesse – prosegue la donna nel ricostruire l’accaduto -. Per fortuna è poi intervenuto il farmacista che sta di fronte e che ha attraversato la strada con in mano una siringa con l’adrenalina».
«Me l’ha salvato, altrimenti questa volta lo perdevo» continuava a ripetere.

Sul posto sono poi arrivati da Vestone i volontari con la loro autolettiga e l’equipaggio dell’auto infermierizzata. Da Sondrio è arrivata anche l’eliambulanza. Nonostante i farmaci in quel momento l’uomo era ancora sotto shock e si sarebbe in parte ripreso solo dopo che era stato portato fino al punto di atterraggio dell’elicottero con l’autolettiga.

Solo a quel punto l’emergenza è stata derubricata da “rosso” in “giallo”.
Il ricovero sarebbe avvenuto al Pronto soccorso dell’ospedale di Esine.

«Con questo caldo gli insetti sono più cattivi del solito» commentavano i passanti.
Quasi a confermarne l’ipotesi un’altra emergenza valsabbina, in via Lumezzane a Sabbio Chiese, dove poco del 14, sempre ieri, i volontari dell’ambulanza di Odolo e l’equipaggio dell’auto infermierizzata sono dovuti intervenire per soccorrere un 42enne anche lui punto da un insetto, in modo assai meno cruento, sembra, comunque ricoverato in “giallo” a Pronto soccorso di Gavardo.