Assalito dalle vespe, shock anafilattico

Brutta avventura ieri nel primo pomeriggio per un 38enne di Idro che stava armeggiando nel giardino di casa sua con il decespugliatore.
Lui che � allergico a questo genere di “incontri ravvicinati”, � stato assalito da un nugolo di vespe che non hanno trovato di meglio da fare che affondargli il pungiglione sul capo e sulla schiena.

Giorgio Z., che abita con la famiglia in via Sass�l, a poca distanza dalla 237 del Caffaro nella zona dei tre Capitelli, ha provato anche a fuggire dagli insetti.
Percorse poche decine di metri si � per� accasciato al suolo, privo di sensi.
A ritrovarselo davanti, riverso sul prato ed in stato di incoscienza per lo shock anafilattico, � stata la moglie che l’aveva salutato da poco ed era rientrata in casa decisa ad uscire in auto per recarsi al lavoro.

Pronta e decisiva la razione della donna: dopo aver chiamato il 118, evidentemente esperta di manovre da pronto soccorso, ha pensato bene di praticare al marito la respirazione artificiale.
Forse gli ha salvato la vita.
Quando da Nozza � arrivata veloce l’ambulanza “medicalizzata”, infatti, l’uomo era ipoteso ed in condizioni critiche, ma aveva gi� ripreso a respirare.

Dopo averlo “stabilizzato”, in virt� dell’allergia di cui soffre, il medico ha preferito affidare l’uomo alla velocit� dell’eliambulanza. Giorgio Z. � stato cos� ricoverato all’ospedale Civile, dove � stato messo sotto osservazione.
Non sarebbe in pericolo di vita.
A quanto sembra il 38enne stava cercando di liberare dalle erbacce un cespuglio di salvia, senza accorgersi che quell’angolo di giardino era occupato dai perniciosi insetti.

Le vespe sono piccole, ma quando si sentono aggredite sono capaci di reazioni furiose, ancora di pi� se sono incattivite dall’andamento stagionale. Cosa che accade in questi giorni, che presentano nottate fredde come quelle di novembre alternate a giorni caldi che pare ancora estate.
Certo avrebbero risparmiato volentieri un po’ del loro veleno, se solo avessero saputo che Giorgio era allergico e che se la sarebbe data subito a gambe levate.

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