Caro presidente ti scrivo

«Depurazione del Garda: riteniamo le uscite pubbliche di  alcuni esponenti  politici assolutamente inopportune» affermano le mamme del Garda e quelle del Chiese in un comunicato diffuso ieri sera.

E aggiungono:
«Ci avevano insegnato a rispettare le Istituzioni perché chi ci governa ha il compito di fare il bene del popolo secondo i dettami della costituzione. Principio cardine di una nazione civile che trova nel sostegno dei suoi rappresentanti democraticamente eletti, tutti gli elementi necessari per progredire in armonia.

E’ ancora così vero e sostenibile questo assunto?

Le dichiarazioni  rilasciate ai quotidiani da alcuni rappresentanti anche autorevoli delle Istituzioni pubbliche, fanno temere una deriva antidemocratica sottesa a soddisfare interessi che nulla hanno a che fare con il bene delle comunità.

Non possiamo accettare e respingiamo con forza espressioni quali: ..”la  politica si sta arrendendo a delegare le scelte ai cittadini” (Assessore regionale Mattinzoli) e “è l’ennesimo segnale di come la politica stia abdicando alle proprie funzioni decidendo deliberatamente di essere schiava di qualsiasi interesse localista e populista” (+Europa).
Aggiungiamo quanto affermato dall’On. Rotta a proposito delle raccolte di firme organizzate dai cittadini, i quali, a suo dire, si illudono di poter contare qualcosa all’interno dei processi decisionali.

Queste affermazioni offendono l’intelligenza e la sensibilità di tutti gli italiani e in questo caso particolare offendono  una comunità che ragionevolmente  pretende  venga realizzato un progetto davvero utile, efficiente, economico e soprattutto da realizzarsi nell’ambito del bacino di pertinenza.

Per le Mamme del Chiese
Casalini Piera – Roberta Caldera
Per le Mamme del Garda
Paola Pollini