Ape e Storie per l'8 marzo: incontro a tema donne

Un giorno tutto rosa l'8 marzo, protagonista di iniziative in tutta la Regione, e la Vallesabbia non si tira indietro: questo venerdì non poteva mancare nella lista degli appuntamenti del progetto Perdersi per Orientarsi, che ogni mese organizza eventi e iniziative all'ex Centrale idroelettrica di Barghe.

L’incontro viene aperto con la testimonianza di Alessandra Vittici, che spiega come sia arrivata a ricoprire il ruolo odierno: “Terminato il Liceo Scientifico mi sono iscritta ad Economia e Commercio a Brescia, ma non mi piaceva. Un giorno, alle Pertiche, mi sono imbattuta quasi per caso in un corso per bibliotecari, così, esame dopo esame, ho accettato di gestire sei biblioteche della Valle - e sorridendo continua - Insomma, ne è risultata una “gavettona” di 11 anni gestendole”.

Un ruolo che, col proseguire del tempo, ha abbracciato il sistema bibliotecario di 43 Comuni, risultando impegnativo e stimolante; assolto con passione e iniziativa dalla Direttrice che ci racconta la sua visione dell’ente bibliotecario: “La biblioteca dev’essere un organismo che cresce, una piazza del sapere, di aggregazione e non solo un prestito di libri. Si deve adattare alla società in cui si trova, affrontando tematiche diverse e sapendo proporre... La lettura di un libro può aiutare a trovar la propria strada”.

Emerge quindi la necessità di più personale, formato non solo tramite l’istruzione ma anche con l’esperienza pratica, corsi e tirocini.

Parlando dell’ambito musei la situazione non è differente: richiesta sempre una formazione specifica e pratica, coinvolgendo soprattutto i ragazzi per valorizzare le risorse e i posti del territorio.

Per fare ciò un fattore è inderogabilmente necessario: i ragazzi; essi possono essere impiegati grazie alle ore, obbligatorie, di stage lavorativo che le scuole già prevedono, ma che rischiano di sfociare in un “nulla di fatto” per colpa dei tempi di risposta tendenziosamente tardivi di queste ultime.

Il commento si conclude quindi con un appello duplice, sia ai giovani che sono chiamati a sostenere la ricchezza della zona, sia alle scuole a cui spetta il dovere di permetterlo.

La serata continua dando la parola alle Operatrici del Centro antiviolenza Chiare Acque che presentano l’associazione: “Il Centro è un luogo a cui la donna che vive una relazione tossica può rivolgersi per avere aiuti e servizi gratuiti. Sottolineiamo che non si viene a denunciare, si parla e si decide cosa fare per poter vedere con lucidità i rischi che si corrono, avendo l’obiettivo di uscire in autonomia dalla violenza”.

Continuano: “Crediamo nell’uguaglianza dei sessi con diritti e doveri paritari ma continuiamo a sentire cose drammatiche; quindi portiamo questo messaggio anche nelle scuole, ai ragazzi, sperando di farli vivere in un mondo senza linguaggi sessisti e stereotipi”.

Purtroppo, visto il sempre crescente aumento dei casi, i volontari scarseggiano e un corso in Vallesabbia potrebbe portarne.

“Come si diventa volontari? C’è un corso, che in questo periodo facciamo a Ghedi, a seguito del quale si fa un periodo di tirocinio e poi si diventa operatrici. Oltre ai vari corsi e incontri di formazione che facciamo durante l’anno, speriamo che questo corso possa arrivare anche in Valle”.

L’intervento viene concluso dallo sprone, verso le vittime di violenza, a usufruire dei servizi riservati e totalmente gratuiti che il Centro mette a disposizione.

Per quanto riguarda i prossimi incontri, l’ex Centrale continua a cadenza settimanale Ape e Storie con un evento il prossimo venerdì.

Vi si aspetta numerosi.