Agricoltori valsabbini ringraziano

Una sessantina i trattori che partendo dal Caseificio Sociale della Valle Sabbia, punto di riferimento privilegiato degli allevatori valsabbini, in lungo corteo ha attraversato l’abitato di Preseglie per poi giungere a Barghe.

Ad attenderli le autorità istituzionali valligiane, sindaco Guerra in testa, e lo staff Coldiretti quasi al completo, col neoeletto regionale Gianfranco Comincioli, quello zonale Alberto Buffoli, quello locale Milena Pace, il segretario di zona Stefano Cherubini.
Con la Banda di Barghe in testa, le autorità, i bambini in costume rurale, la lunga sequela dei trattori in coda, tutti si sono poi trasferiti in San Giorgio per la messa celebrata da don Alberto, cantata dal Coro di Barghe.

Dopo la funzione la benedizione dei trattori ed il discorso delle autorità.

«Mi sono commosso per la presenza dei bambini, è importante che conoscano la realtà del lavoro della terra che, come ha detto don Alberto, sta alla base della vita di tutti noi, in tutte le sue stagioni» ha detto Gian Battista Guerra.

«Ci siamo ancora – ha chiosato il presidente comunitario Giovanmaria Flocchini, che nel poco tempo libero si diletta nel ruolo di allevatore -. Cosa per nulla scontata per gli agricoltori di montagna: un bel segnale di resilienza».

Fra i presenti l’onorevole Gianantonio Girelli, che a Barghe è di casa: «Tanti giovani, impegnati in un duro lavoro, quello del contadino, che troppo spesso si dà per scontato. Non per nulla don Alberto ha parlato di pane e di vino, non di frumento e di uva: in mezzo ci sta l’azione dell’uomo che sottintende un progetto di vita votato a sacrifici  e oggi anche a sfida nella modernità».

Gianfranco Comincioli ha posto l’accento sulla “passione” che contraddistingue chi lavora la terra, con L’agricoltura che è presidio del territorio e dell’ambiente, importante presenza per garantire una qualità di vita sana a tutti quanti.

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