Con la tenda nel giardino di Arcore
di Ubaldo Vallini
L'associazione dei Comuni di confine si mette sul piede di guerra, per i 91 milioni di euro giŕ stanziati e bloccati dal Governo.
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“Se sarà necessario sappiano che siamo disposti a piantare le tende davanti ai cancelli della residenza che il Premier possiede ad Arcore”, tuona Marco Scalvini.
Lo fa come presidente di AssComiConf, sindacato di sindaci che in questo modo torna a percorrere il sul sentiero di guerra.
Lo fa all’indomani della decisione del Governo italiano di bloccare il “fondo di solidarietà ” che avrebbe dovuto essere erogato a partire da quest’anno a favore dei Comuni di confine.
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Ottenere a questo titolo lo stanziamento di 91 milioni di euro da distribuire nei prossimi tre anni, non è stato facile.
Per arrivare a tanto negli anni scorsi ha preso forma una sorta di sindacato, l’AssComiConf, che guidato dall’allora primo cittadino bagosso Marco Scalvini ha coordinato l’azione dimostrativa di alcune centinaia di sindaci che si sono fatti sentire a tutti i livelli.
Quasi duecento gli amministratori che sono arrivati persino a raccogliere le loro fasce tricolori in Piazza Duomo a Milano per poi consegnarle al Capo dello Stato, ma è solo una delle manifestazioni messe in atto.
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Le istanze di AssComiConf, avanzate con fare “bipartisan”, erano state accolte dall’uno e dall’altro schieramento parlamentare e con pochi distinguo, ed avevano prodotto il “fondo” che dopo alcuni errori di gioventù ha preso ad irrorare le casse asciutte dei Comuni di confine.
Enti che si trovavano a confrontarsi giorno dopo giorno col giardino “molto più verde” della vicina regione a statuto autonomo.
L’anno scorso sono stati erogati quasi 300mila euro per 99 Comuni confinanti con Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli.
Tutto bene insomma, con il sindacato capitanato da Scalvini che proseguiva la sua battaglia perché il fondo venisse integrato e potesse dare risposte adeguate anche a quelle municipalità che si trovano a dover fare i conti con la vicinanza di Svizzera o Austria, e ai Comuni definiti “di seconda fascia” perché subito a ridosso di quelli di confine.
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Tutto bene, dicevamo, ma solo fino all’altro giorno, quando il Governo ha deciso di bloccare lo stanziamento: “Ci hanno fatto sapere che quei soldi potrebbero essere necessari per far quadrare il bilancio dello Stato” fa sapere Scalvini, che sabato scorso ha convocato a Bagolino i delegati provinciali da tutto l’arco Alpino.
“Se pensano di sostenere gli oneri della crisi economica o della ricostruzione post terremoto con i nostri soldi si sbagliano di grosso – dichiara ai suoi -. Vada per l’emergenza, che obbliga ogni cittadino a contribuire per le possibilità che ha. Ma allora di quanto si dovrà privare una città come Milano se un piccolo Comune montano di mille abitanti deve rimetterci un milione di euro?”.
Tanto era atteso nelle casse comunali.
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E allora ecco la decisione: “Subito una lettera al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, al ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, a Bossi ministro delle Riforme e al ministro dell’Interno Roberto Maroni – ha annununciato il segretario di AssComiConf Nicola Adriano -, perché intervengano immediatamente, previa audizione dei delegati a Roma, per fare in modo che l’erogazione del fondo venga confermata, che i soldi per altro già previsti nei bilanci comunali vengano messi a disposizione e il fondo stesso allargato ai Comuni confinanti con Svizzera e Austria”.
“Se non ci daranno soddisfazione entro una decina di giorni – ha aggiunto Scalvini -, in 400 con la fascia tricolore ci piazzeremo ad Arcore davanti al cancello del Premier fino a quando non ci riceverà o almeno ci manderà qualcuno per una risposta”.
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All'assemblea erano presenti anche il presdiente della Nazionale Vip Maurizio Scalvini con il suo vice Stefano Tacconi che è stato fra i più popolari portieri della Juve, saliti a Bagolino per portare la solidarietà del sodalizio e ad AssComiConf la visibilità di Tacconi Channel che va in onda sul canale 904 di Sky: "Con l'aiuto di un campione come Stefano noi di AssComiConf sapremo certamente dove andare a parare" ha concluso Marco Scalvini.
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Contro la legge di stabilitĂ I Comuni di confine sono sul piede di guerra con il Governo per l'impossibilitŕ di utilizzare dei fondi giŕ stanziati.
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«Quei fondi vanno integrati» I 91 milioni di euro ottenuti nei giorni scorsi a Roma non bastano per tutti e l'AssComiConf rimane sul piede di guerra.
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Caparini rassicura I sindaci dei Comuni di Confine, riuniti in assemblea a Limone del Garda, minacciano una manifestazione ad Arcore. L'on. Caparini nel ruolo di pompiere.
24/06/2010 22:21
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