20 Maggio 2010, 07.00
Valsabbia O
AssComiConf

Sul piede di guerra

di Ubaldo Vallini

In attesa dell'assemblea che si terrŕ questo venerdě a Limone, i sindaci di confine affilano le armi. E minacciano di occupare Arcore.

 
“Approvati i bilanci, ora ci restano i buchi. Vi sembra questo il modo di fare le cose seriamente?”.
Ecco l’amara constatazione dei sindaci di confine, che dichiarano guerra al taglio dei fondi speciali che il Governo si accinge ad operare.
Si ritroveranno venerdì 21 maggio a Limone del Garda per confrontarsi con la politica e con i funzionari governativi ed intanto mettono in calendario un’altra delle loro manifestazioni di protesta: “E’ umiliante pensare ad un sindaco che è costretto a scendere in piazza per farsi sentire; un pezzo di Stato contro lo Stato” aggiungono.
 
Li ricordate? Sono quelli che aderiscono ad AssComiConf presieduta dal bagosso Marco Scalvini.
Una sorta di sindacato dei sindaci, fondato a Bagolino nel 2005, che hanno a che fare con vicini il cui giardino è più verde per davvero.
Sono quelli che confinano con le Provincie a statuto speciale o con la Svizzera e giorno dopo giorno assistono al trasferimento di cittadini o aziende che scelgono di andare oltre il confine regionale per essere meglio assititi o tutelati.

Azioni eclatanti
Nel 2007 in 170 affollarono Piazza Duomo a Milano ed inscenarono una manifestazione di protesta. Arrivarono ad inviare via posta le loro fasce tricolori al presidente Napolitano. In qualche modo allora furono ascoltati ed il Governo istituì un fondo speciale, ma il dialogo cessò con il cambio elettorale.
“Mi raccomando, trattiamo tematiche esclusivamente socioeconomiche che non hanno nessun colore politico, dato che AssComiConf raccoglie sindaci di ogni schieramento – chiosa l’inossidabile Scalvini che ha smesso i panni del sindaco, non quelli di condottiero -. Ci occupiamo solo di garantire la dovuta considerazione dei disagi vissuti dalle popolazioni di confine. Per questo abbiamo deciso di attuare qualunque forma di protesta, legittima e democratica, per ottenere quanto riteniamo ci spetti di diritto”.

Due milioni e mezzo di abitanti
A disotterare l’allusiva ascia, contando quelli direttamente confinanti e quegli altri “di seconda fascia” ugualmente coinvolti nell’impresa, 455 sindaci in rappresentanza di due milioni e mezzo di abitanti distribuiti su tutto l’arco alpino da Torino a Venezia.
“Abbiamo convocato l’assemblea di Limone con procedura d’urgenza e ad oggi, nonostante il poco tempo a disposizione, le adesioni personali dei sindaci superano le 190 presenze con oltre 90 deleghe” fa sapere il segretario di AssComiConf Nicola Adriano, mentre Marco Scalvini spiega nei particolari la questione: «Quest’anno ci hanno rubato i fondi della ex Legge 277, la norma anti secessione che stanziava 6 milioni di euro ai Comuni lombardo veneti confinanti con Trento e Bolzano. Soldi già messi a bilancio. Adesso ci hanno bloccato i soldi del “Fondo per i comuni confinanti” della Presidenza del Consiglio. Si tratta di 90 milioni di euro in tre anni che ci avrebbero permesso di eseguire tutta una serie di interventi di solidarietà che nei nostri Comuni sono assolutamente necessari. Soldi che a questo punto sembrano destinati a scomparire per andare altrove».
 
«Noi presi in giro»
“Non ci stiamo a sopportare di essere presi in giro a questo modo, ad avere a che fare sempre e solo con parole gettate al vento. Basta con i giochetti politici dal sapore elettorale, con la politica fatta a tavolino e lontano dal teritorio – aggiunge Scalvini -. E’ arrivato il momento di agire con determinazione, proprio come abbiamo fatto due anni fa inviando le nostre fasce tricolori in segno di protesta”.
 
In manifestazione ad Arcore
L’idea è quella di piazzarsi ad oltranza ad Arcore, davanti alla villa di Berlusconi: «Chiederemo giustizia sociale e ci manca solo la data che sceglieremo in assemblea. Ad ogni modo sarà a giugno”. Con queste premesse l’assise si preannncia turbolenta.
 
Il convegno
L’appuntamento a Limone del Garda è per le 9:30 e fino alle 18:30, nella sala congressi “Daniele Comboni” messa a disposizione dal Comune.
Per l’occasione sono attesi fra gli altri l’intervento chiarificatore dell’onorevole Davide Caparini, che è il presidente della Commissione bicamerale degli Affari regionali ed Autonomie; quello e del delegato dalla presidenza del Consiglio Ivano Pasquali, funzionario del Dipartimento degli Affari regionali e quello del senatore Sergio Divina che è vice presidente della Commissione Difesa, ma anche da sempre vicino all’evolversi delle questioni trattate da AssComiConf.
 


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