Per il 242° dell'incendio di Bagolino si riunisce anche il coro

La voce dell'immane catastrofe varcò i confini della provincia per giungere fino a Venezia, e innescò una mobilitazione immediata per gli aiuti alla popolazione e per la ricostruzione del paese.

Gli esiti pesantissimi dell'incendio furono tali, che ancora oggi, dopo 242 anni, la gente di Bagolino continua a commemorarne le vittime, rispettando l'impegno morale, civile e religioso stabilito dalla delibera del Consiglio della Comunità, che il 9 Ottobre 1780 aveva stabilito si dovesse celebrare ad ogni anniversario un ufficio funebre e fare una processione in suffragio dei morti: perpetuamente.

Anche quest'anno, alle ore 18.30, presso la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, sarà infatti celebrata una messa commemorativa officiata dal parroco don Paolo Morbio.

Per l'occasione il Coro di Bagolino animerà la funzione religiosa, riunendosi a ranghi completi, dopo quasi due anni di interruzione dell'attività corale a causa della pandemia da coronavirus.

C'è grande fermento tra i coristi, che si ritrovano a cantare insieme in pubblico dopo tanti mesi, separati dall'isolamento ed espropriati della loro passione, che nasce dal canto e dalla vita del gruppo.

Uscito indenne dalla drammatica esperienza della pandemia, il coro è restato unito, non ha subito fortunatamente perdite umane, né defezioni, e continua ad essere composto da una quarantina di coristi, sempre entusiasti del canto e dell'atmosfera amichevole del gruppo, che ha addirittura acquistato un nuovo corista e una nuova presidente, Martina Foglio al posto di Cristina Foglio, che dopo sette anni di carica intende dedicarsi ora soltanto al canto.

Per la prima uscita ufficiale del Coro di Bagolino, la Mª Susanna Zanetti ha preparato i suoi coristi con un programma che prevede sette brani corali, tra cui, oltre a quelli previsti dalla liturgia, l'Ave Maria di J. Arcadelt, un impegnativo brano di errata attribuzione*; Fratello Sole, Sorella Luna, testo del sacerdote francese Jean Marie Benjamin e musica di Riz Ortolani; Di carità Tu sei madre, testo di don Arturo Viani su musica cinquecentesca, che sarà suonata all'organo dalla Maestra stessa; il Coro esordirà con un brano laico, El Fogo di Bepi de Marzi, che fornirà a don Paolo lo spunto per ricordare il tragico evento dell'incendio di Bagolino.

La consueta processione della popolazione fino alla Santella delle Povere Anime, sospesa nel 2020 per motivi sanitari, non è prevista nemmeno per quest'anno; in sua sostituzione il diacono Luca Ferremi impartirà una benedizione presso la santella alle ore 17.00; la partecipazione di persone dovrà avvenire con l'uso di mascherine e distanziamento.

Il cerimoniale religioso e civile della commemorazione prevede da sempre il suono delle campane nella notte, a rammentare l'antica tragedia; alle ore 22.00 infatti il drammatico irrompere nell'oscurità del battito del campanone richiamerà l'allarme, la paura, la fuga, la caduta, l'orrore delle antiche genti di quella stessa comunità che oggi continua a perpetuarne il ricordo.

La celebrazione religiosa che don Paolo effettuerà nel corso della messa, chiederà ai fedeli di accendere un lumino davanti alla finestra in ricordo di quei defunti, e di mantenerne la fiamma accesa in onore dei santi il 1° Novembre, festa di Ognissanti.

Per una fortunata coincidenza il 30 ottobre cade anche il compleanno di don Paolo, quindi auguri ancora più sentiti dalla comunità, che ringrazia per il suo sincero attaccamento alle proprie tradizioni e ricorrenze.

* Il brano è una rielaborazione effettuata da un musicista francese del XIX sec. di un brano di un musicista fiammingo del XVI sec. ; l'attribuzione corretta dovrebbe essere la seguente: Ave Maria di Pierre-Louis Dietsch da una chanson di Jacob Arcadelt.