Nuovo museo in arrivo

Da un decennale all’altro: Ci sono voluti dieci anni di gestazione, anzi undici, ma il nuovo museo degli stampatori “da Sabbio” è oggi ormai una realtà.
Ed entro la fine dell’anno comincerà ad occupare uno dei tre piani di uno stabile a lui dedicato in via Parrocchiale, a due passi dal municipio sabbiense.

Padre indiscusso dell’iniziativa il professor Alfredo Bonomi che ha lavorato molto per mettere in luce questa particolarità propria dei sabbiensi: “Sabbio è pieno d’huomini sottilissimi, gli quali han per propria e connatural professione il Mestier delle Stamperie de i libri, nel cui essercitio s’impiegano da putti piccioli, & se ne trovano fin fuori d’Italia, gli quali eccellentemente pratticando ogni lingua, & ogni natione, si fanno celebri, & cari a tutti i letterati del Mondo.” si legge in O. Rossi, Le memorie bresciane. Opera istorica et simbolica, Brescia, B. Fontana, 1616.

Uomo di scuola, Alfredo se ne occupò all’inizio, in occasione delle Decennali della Madonna della Rocca del 2012, quando avviò un interessante processo culturale, ispirando la realizzazione di una piccola mostra e del volume dal titolo “Gli Stampatori, da Sabbio alla conquista del mondo. Uomini, idee e tecniche tra Cinque e Seicento” edito da Bolis.

Più recentemente, nel 2019, quando per dare corpo al progetto che si stava delineando, donò lo stabile di proprietà della moglie, in sua memoria, col vincolo della destinazione culturale.
Un immobile che nelle scorse settimane è stato all’uopo sistemato nella sua struttura generale.

Nel mezzo, sempre con Alfredo Bonomi protagonista, insieme ad un Comitato scientifico composto anche da Ennio Ferraglio, Claudio Ferremi, Elena Ledda, Flavio Richedei e Michela Valotti, sono arrivati una prima bozza del progetto del museo (2014); un convegno nel 2017 con Cesare De Michelis; poi ancora seminari didattici; il “Quaderno zero” dal titolo “Per gli stampatori da Sabbio. Uomini e storie, prima del museo" con le Edizioni Valle Sabbia; il coinvolgimento della popolazione che sta portando ad una progettazione condivisa e partecipata del museo e delle prossime attività.

Il museo sarà realmente tale, si intende riconosciuto da regione Lombardia, quando verrà effettivamente aperto al pubblico e la data programmata è per il prossimo mese di novembre.
Attualmente, fra donazioni e acquisti, il museo è riuscito a recuperare più di 40 volumi stampati dai “da Sabbio” nel Cinque e Seicento.