Il nuovo Museo degli Stampatori da Sabbio

“Un nuovo vicino di casa, il nostro museo”. È il titolo della serata organizzata dall’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese, in collaborazione con l’Ateneo di Salò, per presentare il progetto del Museo degli Stampatori "da Sabbio".

Un progetto che vedrà la luce nel 2023, in occasione delle feste decennali della Madonna della Rocca, grazie alla donazione da parte di Alfredo Bonomi di un immobile in centro al paese destinato a questo scopo.

Negli ultimi anni, grazie a una serie di ricerche storiche, si è presa consapevolezza dell’importanza storica e della consistenza di tante famiglie sabbiensi che nel Cinque e Seicento si sono dedicate all’arte tipografica raggiungendo le principali città, centri culturali dell’epoca, in Italia e all’estero.

Numerosi i volumi dell’epoca stampati appunto dagli stampatori “da Sabbio” acquisiti anche dal Comune che necessitano di un’adeguata collocazione.

Ma il progetto non si vuole limitare a mettere in mostra le preziose ‘cinquecentine’ stampate da questo folto gruppo di ingegnosi stampatori. L’idea progettuale è più ambiziosa ed è quella di creare uno snodo culturale intorno al valore del libro e della carta stampata.

Tutto questo, nel dettaglio, sarà presentato lunedì 14 novembre, alle 20,30 presso la sala consiliare, con l’intervento di quanti stanno lavorando al progetto.

Ad illustrare il nuovo museo come sfida culturale per la valle saranno innanzitutto il sindaco Onorio Luscia e l’assessore alla Cultura Claudio Ferremi.

Ad Alfredo Bonomi, propugnatore dell’iniziativa, il compito di inquadrare l’impronta storica lasciata dagli stampatori sabbiensi.

La storica dell’arte Michela Valotti parlerà di come è stato pensato il museo, un patrimonio per la comunità e una nuova idea di cittadinanza.

Toccherà poi agli architetti Luca Tugnoli, Chiara Tonni e Francesca Vecchia presentare il disegno architettonico del nuovo museo.

Sarà presentato anche il logo del nuovo museo, uno studio affidato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia: ne parlerà il prof. Massimo Tantardini che ha coordinato il lavoro.

Infine il dott. Andrea Crescini, dell’Ateneo di Salò, parlerà di Comin Ventura, un sabbiense in Città Alta, al centro di un progetto che vede uniti gli Atenei di Bergamo, Brescia e Salò.