I giardini di Angelo

«Ad Angelo piacevano i fiori e il suo giardino. Per noi non c’è modo migliore per ricordarlo anche negli anni a venire, dedicandogli questo spazio, chiamandolo “i giardini di Angelo”».

Così il presidente della Fondazione Irene Rubini Falck di Vobarno, Andrea Magri, nel presentare alla popolazione uno spazio all’aperto arredato con panche, sedie e tavolini nel quale gli ospiti della Rsa e chi li vene a trovare possono ritrovarsi e dialogare in mezzo al verde.

«Un giardino di fiori bianchi perché il bianco esprime la bellezza, la purezza ed il candore, così com’era lui: una persona pura, gentile, premurosa e allegra, un uomo buono» ha aggiunto Magri.

Angelo Stefani se n’è andato un paio d’anni fa, vittima di un’infermità che lo aveva colto e che gli aveva fatto perdere l’indipendenza e l’uso della parola.
Una condizione che non gli impediva però di mantenere inalterato il sorriso contagioso e il buonumore, che manifestava in ogni occasione da ospite della struttura vobarnese. E alla sua morte, alla Fondazione e al personale che si era preso cura di lui, ha voluto lasciate una cospicua donazione.

«Questo giardino è solo un piccolo e momentaneo segno di gratitudine. La cospicua donazione di Angelo sarà utilizzata per creare qualcosa a suo nome all’interno della Fondazione, degno del suo ricordo» ha concluso il presidente.

Al taglio del nastro, dopo la benedizione impartita dal parroco don Giuseppe Savio, questo giovedì sera erano presenti fra gli altri il sindaco Paolo Pavoni che ha ringraziato Angelo per il suo esempio di attaccamento alla comunità cui apparteneva, il vicesindaco Maurizia Fossati, il consigliere regionale Floriano Massardi e Mario Pavoni in rappresentanza della famiglia.
Dopo la cerimonia, i presenti sono stati tutti invitati ad un rinfresco.