Il prefetto-commissario chiede un incontro al ministro Cingolani

Il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, nella sua veste di commissario straordinario per la depurazione del lago di Garda, ha chiesto un incontro al ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani per avere chiarimenti su tre questioni per «fugare ogni dubbio emerso in questi giorni, rasserenare il dibattito e basarlo su dati oggettivi».

Tre le questioni sul tavolo: la situazione complessiva del Chiese, la risposta del commissario europeo all'Ambiente Virginijus Sinkevicius all'interrogazione dell'europarlamentare Eleonora Evi, e le compensazioni economiche previste dall'accordo del 2017.

«Sentiti i pareri di tecnici ed enti - afferma in una nota il commissario Attilio Visconti - la pronuncia europea non riguarda il progetto di Gavardo-Montichiari al centro della conferenza dei servizi preliminare. I dati a cui si riferisce sono stati forniti dall'Italia all'Ue nel 2020, e riguardano la situazione del 2018. L'Ue conferma l'attuale inadeguatezza dei sistemi di collettamento e depurazione di Gavardo e Montichiari, indicando come "necessari" gli investimenti negli impianti di trattamento "per ridurre i livelli di inquinamento individuati".

Di certo - afferma Visconti - la risposta di Bruxelles, oltre all'assenza di riferimenti al principio di prossimità nelle direttive comunitarie, rimarca la necessita di intervenire per migliorare la qualità delle acque del Garda e del Chiese, in linea con gli obiettivi fissati dal ministero dell'Ambiente del 2020, al termine del Tavolo tecnico che ha valutato la compatibilità del fiume a ricevere lo scarico degli impianti di depurazione».

L'incontro con Cingolani punta «alla condivisione dello spirito e dei contenuti della pronuncia europea», afferma Visconti, ma servirà anche a sollecitare risorse, con «la conferma della disponibilità del Mite a finanziare, anche alla luce delle opportunità offerte dal Pnrr, interventi di mitigazione e di superamento delle criticità ambientali del Chiese».

Quanto ai Comuni gardesani, il prefetto-commissario intende focalizzare l'incontro sulle compensazioni economiche previste nella convenzione attuativa dell'Accordo di programma siglato tra ministro dell'Ambiente, Regione Lombardia e Regione Veneto. In quel documento si parla di «impegno a destinare una quota dell'imposta di soggiorno per concorrere al finanziamento del depuratore con un contributo, per consentire di accelerare la realizzazione delle opere e ridurre il peso sulle tariffe a vantaggio degli utenti del servizio idrico integrato».

Sul contributo, mai ufficialmente quantificato, era stata avanzata l'ipotesi intorno al 15%, ma la dichiarazione del commissario all'audizione alla Commissione Ambiente della Camera di «girare» il 50% della tassa di soggiorno ai territori dove verranno costruiti gli impianti, aveva scatenato una bagarre. Bisognerà dunque trovare un «gentlemen agreement» per uscire dall'impasse.