Così gli artisti fanno parlare il cuore

Ad ognuno un personale filo artistico, un suo consueto spirito nell'affrontare l’opera, nello sfoderare  nel paesino alle prime luci del mattino il proprio potenziale. Da Belprato affacciandosi dalle minute finestre delle abitazioni tipiche e storiche, si nota nella valletta, nella culla di un verde davvero speciale dei prati, una nebbia d’altri tempi.

Tutto questo sembra impregnato nei vestiti delle care nonne, nei capelli grigi che hanno visto e passato tante pienezze e ricordi e un allungo deciso fino in fondo all’anima. E' così allora che sgorgano pensieri positivi e che ridanno una lettura alla vita.

Il canto degli uccelli gli fa da cornice. Si ha voglia di uscire a fare quattro passi, tra le vie, per vedere queste incredibili opere, che si propongono e inaugurano una rassegna davvero dalle mille curiosità. Artisti in strada, ricurvi sotto i tetti delle abitazioni e su impalcature realizzate proprio per l’occasione e come sistemazione permanente per l’ingresso alla prova in loco. Con i loro pennelli e le loro tavolozze provano a dar risalto con colori e sfumature alle azioni quotidiane.

Un Belprato fiorito, tenace come la gente, simbolo di una Pertica importante, splendida, che raccogliendo questa sfida attraverso il promotore e il polmone di questa abile scena - l’artista Marino Gabusi - ecco che i valori ha voluto questa volta integrarli e unirli alle tradizioni del paesello locale che ancora si erge integro.

Il passaggio qui a Belprato è davvero silenzioso, ma non ci si sente affatto soli, perché se si esce dalle proprie mura il cuore batte di allegria.

Marino Gabusi io lo definisco un Maestro davvero unico che ha unito e ha lasciato spazio alla vera creatività in gruppo. Originario di Belprato, da anni vive in Canton Ticino e ha saputo cogliere e avere questa intuizione di fare della propria forza ed energia un passo decisivo nella storia che pochi sanno raggiungere insieme a tanti altri artisti.

L’anno prossimo ci sarà il decennale appunto di questa straordinaria iniziativa e penso che avere la costanza di portare avanti mille cose e cercare di gestirle contemporaneamente in svariati modi, come fanno gli artisti come Marino, sia davvero da lodare.

Oggi è una giornata calda, e trovandomi per le vie di questo paesello intravedo già i primi artisti mossi dalla propria freschezza mattutina, affacciarsi alle mura delle abitazioni e iniziare cosi le proprie fasi di affresco e dipinto. Qui arrivati da altri paesi a soggiornare e dare mostra del loro talento artistico. Riservare a noi bellezze incantevoli, ai passanti, alle fatiche della gente, al lavoro, ai ricordi impressi e indimenticabili. Dove il dialetto è la famiglia che comunica le giornate più belle, il fascino di una terra, la documentazione di una storia da conservare, la memoria che fa rifiorire il cammino e l’angolo più caratteristico di Belprato. La realtà che si vive oggi in un ambiente incontrollabile, ma che invece con queste tematiche e questi percorsi rivive di un tempo.

Memorabili artisti che per ore e giorni stanno lavorando con un  ritmo davvero incessante e cosi il paesello ritorna quello di un tempo, acquista e mostra un messaggio.

Attraversando ogni cortile, ogni via intitolata, ogni ciottolato potremo dire di aver assistito ad un vero spettacolo, orgogliosi di giorni nuovi da occupare, simbolo di veri doni che si stanno concretizzando grazie al titolo gratuito di ambiziosi artisti che motivano uno slogan che è questo:
“Comunicando il passato, sin abbellisce il presente e si mette in scena il patrimonio che già si ha, quello delle anime di un paese ma, anche l’arte che riempie con il suo fascino le prodezze di un umanità”.

Complimenti a tutti voi cari artisti.